La Direzione distrettuale antimafia di Brescia ha emesso 14 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 eseguite in carcere, a valle di un’inchiesta su una presunta estorsione collegata alla ‘ndrangheta.
Le operazioni, che hanno coinvolto Lombardia, Marche e Calabria, hanno portato all’arresto di Vincenzo Facchineri, associato a una storica ‘ndrina calabrese e legato a esponenti della banda della Magliana e la mala del Brenta. Scegliendo come base operativa Brescia, l’uomo aveva creato un vero e proprio sistema di infiltrazione nel tessuto economico che avveniva principalmente attraverso prestiti a usura, intimidazioni e minacce.
Una meccanismo che aveva imprigionato un libero professionista del posto sul finire del 2020. Per far fronte a un debito di 50mila euro nei confronti di un imprenditore, estraneo all’inchiesta, aveva accettato la mediazione di due uomini legati alle cosche.
Nonostante la restituzione di 45mila euro in contanti e degli ingenti interessi, quasi 20 mila euro, attraverso una serie di bonifici, era diventato oggetto di continue minacce fino alla decisione di denunciare.
Da qui erano partite le indagini che, oltre all’estorsione, hanno accertato altri reati riconducibili alla frode fiscale e al riciclaggio.