Ats Città Metropolitana e Ats Insubria riceveranno rispettivamente 100mila euro per la gestione dei catti senza una casa. La situazione attuale
Se da un lato nei mesi estivi c’è il problema dell’abbandono, sebbene stia diminuendo grazie alle conseguenze penali e alla forte sensibilizzazione, dall’altro soprattutto per quanto riguarda i gatti sono ancora moltissimi quelli cosiddetti “randagi”, che quindi vagano senza una casa o un padrone e, spesso, fanno molte cucciolate. La gestione di questi animali non è semplice ne economica e Regione Lombardia la vuole sostenere: ecco il maxi investimento.
Per sostenere Ats Insubria e Ats Città Metropolitana nel rispondere alle necessità dei gatti randagi e senza padrone della città, Regione Lombardia ha stanziato rispettivamente 100mila euro a testa. L’obiettivo è quello di realizzare nuove strutture dove si accolgano tutti i felini che ne hanno bisogno anche in termini di cure, interventi e ricoveri.
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La proposta di Guido Bertolaso
A proporre questi 200mila euro da destinare alla costruzione di nuove strutture dove ospitare e ricoverare i gatti bisognosi dell’area metropolitana di Milano è stato Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Milano. “Il grado di civiltà di un territorio si misura anche attraverso la virtuosa gestione degli animali” ha dichiarato in merito. La medesima cifra, nel varesotto, verrà destinata al potenziamento del canile municipale.
Il tema dell’abbandono
Con la delibera, l’assessore al Welfare ha anche voluto sottolineare quanto sia importante contrastare la barbara pratica dell’abbandono che, purtroppo, d’estate si palesa con numeri più importanti che nel resto dell’anno. “Non abbandonate i vostri amici a quattro zampe né per andare in ferie, né per altri motivi. Non solo per le conseguenze penali, ma soprattutto perché nessuno deve soffrire il dolore dell’abbandono” ha spiegato Bertolaso, facendo un appello ai cittadini milanesi e lombardi.
A livello legale, chiunque abbandoni un animale domestico viene punito con l’arresto fino a un anno e con una multa da 1000 a 10mila euro se viene beccato. Non dev’essere però la paura della conseguenza penale l’unico deterrente all’abbandono. Si deve infatti favorire una visione del gatto, del cane e dell’animale domestico come parte integrante della famiglia e, per questo motivo, meritevole dell’affetto, del tempo e dell’impegno affinché stia bene fisicamente e psicologicamente anche nei momenti in cui la sua gestione può risultare più macchinosa, come il periodo estivo.