Il gup di Milano Anna Magelli ha chiesto il processo per 10 degli imputati ritenuti colpevoli del disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018 costato la vita a Ida Milesi, Alessandra Giuseppina Pirri e Pierangela Tadini e il ferimento di 46 persone.
Il processo si aprirà il prossimo 12 ottobre e dovranno rispondere delle accuse di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione delle normative sulla sicurezza Maurizio Gentile, ex amministratore delegato di rete Ferroviaria Italiana e la società stessa in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Ci sono poi altre sette persone indagate tra dirigenti, dipendenti e tecnici: Andrea Guerini, in qualità di responsabile della Linea Sud della Direzione Territoriale Produzione di Milano, Marco Albanesi, in qualità di responsabile dell’Unità di Brescia, Vincenzo Macello, in qualità di direttore della Direzione Territoriale Produzione di Milano, Moreno Bucciantini, allora capo reparto Programmazione e Controllo dell’Unità Territoriale Linee Sud di Rfi, Ivo Rebai, in qualità di professional Senior responsabile della Struttura Operativa Ingegneria della Direzione Territoriale Produzione, Umberto Lebruto, in qualità di direttore della Direzione Produzione di Rfi e Marco Gallini, in qualità di dirigente della struttura Organizzativa di Rete Ferroviaria Italiana.
Per Ernesto Salvatore, all’epoca responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio è stato negato il patteggiamento.
Per la Procura, dunque, il disastro ferroviario fu il risultato di una lunga catena di omissioni in tema di sicurezza portate avanti in nome del risparmio sulla manutenzione.