Coronavirus a Milano: l’indice di contagiosità ha superato quota 2

L’indice Rt, quello che indica di quante unità avviene il contagio da coronavirus, è superiore a 2. Questo significa che ogni persona positiva ne contagia, a sua volta, più di due.
Il rapporto ottimale dovrebbe vedere questo valore inferiore a 1.

Alla luce degli ultimi dati sui contagi, che hanno visto Milano superare quota 1.000, nella giornata di ieri, 14 ottobre, si è svolta una riunione in Prefettura con il sindaco Giuseppe SalaAntonio Pesenti, coordinatore delle terapie intensive dell’Unità di crisi della Regione Lombardia, il professor Massimo Galli, primario del reparto di infettivologia dell’ospedale Sacco, e il virologo Fabrizio PregliascoEra presente anche il prefetto Renato Saccone.

Sala ha espresso preoccupazione per gli aumenti nei contagi che riguardano la città meneghina per un buon 50%.
Ha escluso la possibilità di aumentare le corse dei mezzi pubblici e si è detto contrario a un ritorno alla sola didattica a distanza applicato a tutti gli ordini di studio.
Ha però sottolineato che la situazione è “seria” e che occorre agire in fretta. Preoccupa la tendenza alla crescita dimostrata dagli aumenti in terapia intensiva arrivati a quota 72 pazienti.
Uno dei problemi maggiori, a suo dire, è ora non capire dove si originano i contagi.

“Abbiamo elementi di forza in più e sappiamo anche quanto può essere pericolosa l’evoluzione – ha invece aggiunto Saccone – I luoghi fondamentali di contagio non sono quelli controllati ma di contesto sociale largo e legato alla popolazione giovanile.
L’ultimo Dpcm facilita i controlli, contiene misure molto utili. Questo stimola i servizi di controllo. 

Per la giornata di oggi, si attende invece la riunione tra Comune e Regione per l’elaborazione del nuovo decreto valevole per la Lombardia e per il quale sono attese ulteriori misure restrittive.

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