Chiara Ferragni abbandonata anche dalla propria agenzia di comunicazione. L’imprenditrice digitale lascia Community per divergenze editoriali.
Chiara Ferragni ha detto basta. O meglio: l’hanno portata a quest’ennesimo taglio. L’imprenditrice abbandona anche il sodalizio con Community, l’agenzia di comunicazione che avrebbe dovuto salvarla dallo scandalo pandoro. Una decisione imprescindibile, quella di cambiare team di comunicazione, dopo la tempesta mediatica che ha travolto la donna.
Le serviva un curatore di immagine diverso, anche sul piano dell’interfaccia con i media. La scelta di Community è servita proprio a sparigliare le carte: l’agenzia aveva già gestito faccende delicate come il caso Benetton o la comunicazione del Ponte Morandi dopo il crollo rispetto alla posizione di Società Autostrade.
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Una serie di possibilità hanno permesso che la Ferragni venisse seguita dai massimi esperti del colosso e le cose sembrava stessero andando bene, compatibilmente con la situazione. La mediaticità della donna era in fase calante, come lo è tutt’ora. La Community, tuttavia, era riuscita a contenere i danni. Le aveva imposto però una politica più rigida, anche sui social: la donna, invece, ha voluto agire di testa propria.
Allora l’agenzia – stanca dei colpi di testa di Chiara Ferragni – ha lasciato l’incarico di comune accordo con l’imprenditrice. Non c’era altra strada da percorrere: “Ci lasciamo senza scontri” – scrivono entrambe le parti in causa – ma è palese che Ferragni incassa l’ennesimo colpo. Una condizione particolarmente difficile che richiama un’ulteriore esame di coscienza.
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L’imprenditrice è chiamata a fare una pesante autocritica. Nessun’altra strada è possibile, se vuole risalire la china. Ora è sempre più sola: o meglio intorno a lei ci sono le sorelle e la madre. Tutte persone importanti, ma avrebbe bisogno di uno staff maggiormente nutrito. L’addio di Community le impone un altro cambio di strategia, sperando in un epilogo diverso.
