Il Tribunale di Como, infatti, ha recepito il piano di risanamento che dovrebbe portare alla riassunzione dei primi 174 dipendenti, un numero destinato a crescere nei prossimi cinque anni fino ad arrivare a quota 274.
Le vicissitudini del Casinò erano iniziate nel 2018 con la richiesta di fallimento a fronte dei buchi di bilancio provocati dalla società che lo gestiva.
La richiesta era stata però respinta dalla Corte di appello che aveva imposto l’apertura di un secondo iter fallimentare. Proprio a fronte di quest’ultimo, però, era stato presentato un piano di risanamento che prevede un taglio del personale – in origine si contavano 482 dipendenti – e una riduzione delle quote versate al comune di Como.
Accanto a queste misure, che porteranno il casinò di Campione ad allinearsi alle vicine strutture di Mendrisio e Lugano, il piano di risanamento prevede anche un nuovo sistema di controllo e gestione dei rischi e l’esternalizzazione di alcuni servizi come la ristorazione e gli eventi oltre al pagamento dei creditori della precedente gestione nei prossimi cinque anni.