La tanto attesa riapertura del casinò di Campione d’Italia slitta, a data da destinarsi, per effetto della recrudescenza nei contagi.
Si era scelto, infatti, di riaprire alla clientela per la sera del 31 dicembre, una data che arrivava dopo i tre anni di chiusura per fallimento.
“Ogni cosa – si legge in un comunicato del Casinò – era stata prevista ma non il picco di una pandemia in grado di mettere a rischio la salute del personale e dei clienti della casa da gioco”.
“Per tale ragione – prosegue la nota – il consiglio di amministrazione della casa da Gioco, in accordo con l’unico socio, il Comune di Campione, ha ritenuto necessario differire l’apertura del Casinò compatibilmente con l’andamento dei contagi ma, in ogni caso, entro il 28 Gennaio 2022, epoca in cui è previsto un deciso decremento dei rischi di contagio”.
A Giugno di quest’anno, il Tribunale di Como aveva recepito il piano di risanamento che doveva portare alla riassunzione dei primi 174 dipendenti, un numero destinato a crescere nei prossimi cinque anni fino ad arrivare a quota 274.
Le vicissitudini del Casinò erano iniziate nel 2018 con la richiesta di fallimento a fronte dei buchi di bilancio provocati dalla società che lo gestiva. La richiesta era stata però respinta dalla Corte di appello che aveva imposto l’apertura di un secondo iter fallimentare.
Proprio a fronte di quest’ultimo, però, era stato presentato un piano di risanamento che prevedeva un taglio del personale – in origine si contavano 482 dipendenti – e una riduzione delle quote versate al comune di Como. Queste misure erano state decise sia per allineare la gestione del casinò di Campione a quella delle vicine strutture di Mendrisio e Lugano sia per implementare un nuovo sistema di gestione dei costi in vista di un futuro risanamento.