Il Fondo San Giuseppe, nato dalla collaborazione tra Caritas e Comune di Milano per fronteggiare la crisi economica provocata dal covid, ha presentato il report sullo stato delle proprie attività.
Il quadro che emerge è che un terzo delle persone colpite ha ancora bisogno di sostegno economico nonostante la ripartenza delle attività.
Da marzo 2020 a oggi Caritas ha assistito 3.172 persone. Di queste, 943 hanno chiesto un aiuto ulteriore di due mesi oltre ai primi tre già concessi e 276 hanno avuto bisogno di aiuto anche oltre questo periodo.
Per quanto riguarda l’identikit dei richiedenti, gli stranieri sono il 57,1%, la fascia di età più numerosa è quella compresa tra i35 e i 45 anni al 38,3% del totale e le coppie con uno o due minori a carico sono il 38,8%. Tra coloro che hanno rinnovato la domanda, il 44,1% è rappresentato da cassintegrati.
Nel frattempo il fondo, che in origine aveva un capitale a disposizione di 4 milioni di euro, ha visto aumentare le donazioni di cittadini e fedeli fino a raggiungere la cifra di 9 milioni di euro.
“Molti di coloro che hanno perso il lavoro o sono finiti in cassa integrazione – ha spiegato il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti – soprattutto in quei settori che più duramente hanno subito il lockdown non sono ancora in grado di rialzarsi e di camminare con le loro gambe. Per costoro i tempi di riabilitazione saranno più lunghi rispetto a quanto era stato preventivato all’inizio della crisi. Per questa ragione la Caritas Ambrosiana continuerà a sostenere le situazioni più fragili”.