Il Tribunale di Milano, con la Sezione misure di prevenzione, ha disposto l’amministrazione giudiziaria per un anno e un sequestro di circa 6milioni di euro per la Spreafico Spa, che si occupa di mercato all’ingrosso di frutta e verdura, come esito di inchiesta sul caporalato.
L’azienda, fondata nel 1955, che ha sede legale in via Lombroso all’interno dell’Ortomercato, e sede operativa nel lecchese, non ha ancora commentato la vicenda.
Il pm Paolo Storari, con il supporto operativo della Guardia di Finanza di Lecco, infatti, ha accertato l’esistenza di un sistema di consorzi e cooperative che assumeva a più riprese i lavoratori, spesso stranieri e senza particolari specializzazioni, per conto della ditta. In questi passaggi, nei quali le cooperative si avvicendavano in un regime di concorrenza sleale, ovviamente i lavoratori erano sottopagati e l’evasione fiscale era la regola. Per distrarre il denaro spesso si faceva ricorso all’emissione di false fatture a fronte di servizi inesistenti, a beneficio di ambo le parti.
I lavoratori oggetto di questa forma di caporalato erano anche soggetti a minacce nel caso avessero reclamato un trattamento migliore. Era già successo quando un gruppo aveva chiesto l’adeguamento del contratto alle mansioni svolte come da accordo con le sigle sindacali.