Temperature bollenti a Milano che non accennano a diminuire in questo agosto infernale: caldo rovente e afa con punte di quasi 38°C in alcune zone della città. Ecco la mappa dei quartieri più caldi
Non c’è tregua per i milanesi che, sia di giorno che di notte, subiscono il caldo record di questo mese afoso. Temperature che non accennano a diminuire e, anzi, ad aumentare giorno dopo giorno con picchi che sfiorano anche i 38 gradi. E non va meglio la sera quando il termometro non scende sotto i 27 gradi dando origine a quelle che vengono chiamate “notti tropicali”.
Ma come in ogni città, esistono alcune aree urbane dove il caldo viene percepito ancora di più. Per esempio, ieri, lunedì 12 agosto, alla stazione di Milano Centro è stata registrata alle 16.40 una temperatura massima di 37,5 gradi. Ma il caldo non è uguale in tutta Milano: i quartieri con più verde sono più freschi rispetto alle zone cementate. Scopriamo, attraverso i dati raccolti dalla Fondazione Omd – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo – i quartieri più roventi e le isole di calore.
le centraline dell’osservatorio Meteorologico Milano Duomo presente con nove stazioni nel capoluogo lombardo ha individuato e così confermato diverse isole di calore urbane. Come riporta il Giorno, la meteorologa Samantha Pilati, della Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo Ets, ha spiegato l’effetto isole di calore:
“Si tratta di un fenomeno tipico delle grandi città che determina un microclima più caldo nelle zone fortemente urbanizzate, con un’alta percentuale di edificato e scarsa vegetazione. L’alta densità di edifici e le aree cementificate nelle ore diurne assorbono e trattengono calore che viene rilasciato più lentamente dopo il tramonto: per questo motivo questi quartieri tendono a restare caldi anche nelle ore notturne, con una temperatura più alta rispetto ai luoghi dove predominano terra e alberi che tendono a rinfrescarsi, venendo il calore rilasciato più velocemente”.
Alle 7:00 di ieri mattina, lunedì 12 agosto 2024, secondo i dati raccolti dalle centraline in zona Bocconi, molto edificata, la temperatura registrata era di 27,8 gradi rendendo così la zona la più rovente della città. A differenza, invece, dei quartieri più freschi che sono risultati essere: Forze Armate e San Siro, con 26,3 gradi, essendo queste zone decisamente più verdi.
Secondo la meteorologa, “La differenza di un grado e mezzo fra il valore più alto e più basso è minima a causa dell’ondata di calore in corso, provocata dall’anticiclone africano, che tende a far salire le temperature anche nelle zone tendenzialmente più miti. In situazioni di forte isola di calore, fra una parte e l’altra della città ci possono essere differenze anche di dieci gradi”.
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Infine, se invece si prendono in considerazione le rilevazioni effettuate nella mezzanotte fra domenica 11 e lunedì 12 agosto è Sarpi la zona più rovente con ben 30,4 gradi. Segue quartiere Bocconi e Milano Centro con 30,2 gradi. 29,9 gradi, invece è la temperatura registrata a Bovisa, Bicocca e San Siro.
In ultimo, Città Studi a 29,7. Mentre Forze Armate e Milano Sud, si confermano ancora una volta le più fresche (si fa per dire) con 29,6 gradi. La temperatura media dei primi 11 giorni del mese di agosto registrata a Milano Centro è stata di 29 gradi – ben 3 gradi sopra la media del trentennio di riferimento per il clima di oggi e oltre i 4 gradi e mezzo in più rispetto allo stesso periodo di riferimento fra il 1961 e il 1990.
L’esperta ricorda però che “Il record termico a Milano si è registrato l’11 agosto del 2003, con 39,8 gradi e da allora non è mai stato superato. Questo caldo afoso è causato, spiega ancora la meteorologa: “dal susseguirsi di ondate di calore che durano dalla metà di luglio con notti tropicali e valori di temperature massime quasi sempre superiori a 33 gradi. Fino al giorno di Ferragosto avremo giornate soleggiate e temperature sopra le medie, con un alto livello di umidità. Verso il fine settimana è possibile il sopraggiungere di aria più fresca che potrà comportare la formazione di rovesci e temporali ma l’estate non è ancora finita”.