Il cortile dei Gesuiti di Brera ospita, fino al 31 ottobre, una mostra benefica dal poetico titolo “Siamo Fiori” che espone 43 opere, realizzate da artisti e designer di fama internazionale che ne hanno offerto la loro personale interpretazione.
L’esposizione è parte integrante di un progetto di raccolta fondi a sostegno della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone e, in particolare, dei laboratori educativi e abilitativi per bambini con disabilità e autismo.
Le opere esposte, infatti, sono anche il premio di una lotteria con estrazione il prossimo 3 novembre e per la quale è possibile richiedere informazioni contattando il numero 02 456 77 789 oppure visitando la pagina dedicata sul sito della Fondazione.
I curatori di questa iniziativa sono Alessandra Zucchi e Alessandro Guerriero dell’associazione Tam Tam con cui ho avuto modo di parlare nel corso dell’inaugurazione avvenuta ieri sera. Proprio lui mi ha raccontato come si è arrivati a questa mostra e da dove arriva il titolo scelto.
Il fiore, è da sempre associato alla bellezza così come alla fragilità, metafora che ben si adatta alle persone seguite dalla Sacra Famiglia ma non si tratta solo di questo.
Nel corso di una sua esperienza di volontariato alla Fondazione, i ragazzi di uno dei laboratori a loro dedicati dovevano realizzare il proprio ritratto utilizzando l’argilla. In maniera spontanea, molti di loro hanno iniziato a modellare steli e petali e così nel commentare il loro impegno è nata l’esclamazione: “ma allora siamo fiori”. Da questa intuizione, dopo un lungo lavoro, interrotto dalla pandemia, si è arrivati a questo progetto.
Guerriero, che con l’Associazione Tam Tam realizza eventi culturali che hanno al centro le persone fragili, mi ha raccontato di quanto sia ricco lo scambio e quanta bellezza ci sia nello sguardo di chi crea. Una creazione, non precisa, perché, come ha scritto nella prefazione al catalogo della mostra, a donare valore sono la cura che ci si mette e la poesia che contiene.
Dopo questo scambio incontro Gina Fiori che dirige i laboratori abilitativi “Arteticamente” che mi ha raccontato di come queste attività siano declinate nella lavorazione della ceramica, nella falegnameria, nel garden creativo e nel cucito creativo spesso con l’uso di materiali di recupero.
Sono progetti nei quali ogni ospite viene guidato a sviluppare l’abilità che gli è propria grazie al sostegno di istruttori ed educatori che entrano in sintonia con un paziente e delicato lavoro.
In alcuni casi è capitato che queste persone e i loro lavori lasciassero le mura della Fondazione Sacra Famiglia. È accaduto con la partecipazione alla fiera “Fa la Cosa Giusta” dove erano gli ospiti a insegnare agli altri a realizzare oggetti di vario tipo e poi, ancora, all’interno di veri e propri percorsi di avvio al lavoro.
L’attività dei laboratori è stata messa a dura prova dalla pandemia ma si è trovato comunque il modo di mantenere vive le attività e il coinvolgimento perché nessuno si sentisse messo da parte.
Tornando alle opere in mostra, in alcuni casi realizzate proprio dagli ospiti della Sacra Famiglia, scelgo di tacere i nomi degli artisti per lasciare spazio alle forme e ai colori che sono i veri protagonisti:
un’artista che ha fatto del filo da maglia il suo strumento espressivo ha scelto di decorare un tronco dandogli una forma fiorita e quasi umana;
altri piccoli fiori in vaso, che a distanza sembrano quasi veri per la scelta dei colori, avvicinandosi si scoprono fatti con i materiali del giardinaggio e allora pezzi di vasi diventano foglie, parti di tubi per l’acqua sono gli steli, le bocchette sono i petali;
anche un insieme di spazzole possono diventare un allegro vaso di fiori che gioca sui contrasti tra il rosso e il nero;
La mostra a Brera è a ingresso gratuito ed è visitabile dal lunedì al venerdì con orario 8.30-19.15 e il giovedì fino alle 22.00.
Al progetto hanno aderito anche la Fondazione Mediolanum e la Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani MMIX.