Si è aperta ieri sera, nella cornice del Teatro Dal Verme di Milano, la decima edizione della rassegna Bookcity.
Tra i momenti che hanno caratterizzato la serata c’è stata la consegna da parte del sindaco Sala del Sigillo della città allo scrittore libanese, naturalizzato francese, Amin Maalouf.
“È il modo migliore – ha detto il Sindaco – per celebrare il decennale di Bookcity. Amin Maalouf è un uomo che incontra e fa incontrare culture diverse, a partire dalla sua stessa storia personale che è molto milanese: cosmopolita, aperta al dialogo e alla comprensione reciproca tra persone e popoli”.
A proposito del suo ultimo saggio dal titolo “Identità assassine” l’autore ha spiegato: “A me viene spesso di fare un esame d’identità. Non esiste un’unica appartenenza, un’unica identità. Dobbiamo tutti rivendicare gli elementi che compongono la nostra identità. Affermando un solo elemento si entra in conflitto con gli altri. Solo così l’identità non sarà più assassina”.
La stessa serata ha visto protagonista anche Carmen Yáñez che ha ricordato il marito Luis Sepúlveda, scomparso lo scorso anno, anticipando che il prossimo anno uscirà un libro, che ha curato personalmente e che raccoglie tutte le poesie scritte dal marito.
Esattamente dieci anni fa fu proprio lo scrittore cileno a inaugurare la prima edizione di Bookcity.
La serata si è conclusa con l’intervento di Paolo Giordano che ha offerto una riflessione sul tema del “dopo” che sarà il filo conduttore di questa edizione.
BookCity torna quindi in presenza e animerà diversi spazi cittadini, librerie, teatri, auditorium, università e biblioteche con un ricco calendario di eventi.
I numeri dell’edizione 2021: oltre 1.400 gli eventi in programma, con più di 260 sedi; 900 classi coinvolte in 240 progetti BookCity per le Scuole; 13 le università e accademie milanesi che partecipano a BookCity Università con oltre 140 iniziative; più di 50 gli eventi e i progetti di BookCity per il
Sociale.