Nel comune di Milano si è creato un vero e proprio caso che riguarda i posti disponibili per nidi e materne in vista della prossima riapertura in autunno.
A causa delle misure anti-covid, come evidenziato dall’assessore all’Educazione e Istruzione del Comune Laura Galimberti, i posti disponibili nelle strutture pubbliche si sono ridotti del 10% con il risultato che saranno ammessi solo tremila bambini.
Nel tentativo di dare la possibilità di frequenza anche ad altri, il Comune ha così predisposto una sorta di ripescaggio. Le famiglie che si erano viste assegnare il posto in graduatoria, saranno chiamate a darne conferma o a rinunciare.
Dopo il dieci di agosto, quindi, si avrà il quadro definitivo della situazione che ha del paradossale e ha messo in difficoltà numerose famiglie.
Il malcontento e le proteste per come è stato gestito il tutto si sono riversate sulla pagina Facebook del Settore Educazione del Comune.
Sono circa un migliaio i post che vi si possono leggere e che raccontano le storie più varie: da posti assegnati nei mesi scorsi e mai confermati, a famiglie escluse che guardano con ansia e speranza alla scadenza del dieci agosto.
C’è chi protesta perché dovrà ricorrere a strutture private o chi si vedrà costretto a una scelta ancora più drastica tra lavoro e cura dei bambini.
Per il momento il Comune si è limitato a diffondere una breve nota in cui si sottolinea l’importanza delle misure anti-covid adottate e si afferma che è in corso una mappatura di tutti gli spazi per ricavare più posti possibili.