La decisione dl ministero dei Beni Culturali di stanziare 1 milione di euro per la chiesa San Sepolcro permetterà di affrontare almeno i problemi più urgenti: il restauro degli affreschi molto rovinati del trecento, l’adeguamento degli impianti elettrico e di climatizzazione. Sarebbe servita una cifra doppia per realizzare tutti i lavori necessari. Bisognerà intanto usare al meglio quelli che arrivano. Subito al via la gara d’appalto, anche perché l’avvio dovrà avvenire tassativamente entro quest’anno e il termine entro il 2018, pena la perdita del finanziamento. In ogni caso si tratta di una ottima notizia per la nuova propensione turistica di Milano e per la conservazione e la valorizzazione di uno dei suoi tesori più pregiati e rari.
La chiesa di San Sepolcro è situata nell’omonima piazza, sul retro dell’edificio della Biblioteca Ambrosiana, fu edificata nel 1030 dove sorgeva il foro romano. Fu eletta nel 1578 da Carlo Borromeo a sede principale della congregazione degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo da egli stesso fondata, istituendo anche la cerimonia del Santo Chiodo che ogni anno si snoda dal Duomo a San Sepolcro. Nel 1605 Federico Borromeo chiamò l’architetto Aurelio Trezzi per trasformarne l’interno alla maniera barocca, fecendo erigere al fianco e nel retro della chiesa la Biblioteca Ambrosiana.
Un valore artistico storico e culturale che meriterebbe un totale supporto del ministero dei Beni Culturali. Questo primo finanziamento è un buon segno.
Da segnale che fino al 28 gennaio 2018 la cripta di San Sepolcro ospita una percorso multimediale del più grande video artista del mondo, l’americano Bill Viola.