I criteri presi in esame sono stati le entrate calcolate in base ai dati Istat e il prezzo delle locazioni calcolato sul primo trimestre del 2021.
Al primo posto si è dunque classificata Milano dove gli affitti pesano per il 43%, seguita da Vicenza con il 40% e Como con il 37%. Altre città italiane prese in esame si sono attestate su una soglia intorno al 30%.
Il mercato milanese, in particolare, stava ancora beneficiando del richiamo prodotto da Expo 2015 ed era cresciuto soprattutto grazie al mercato degli affitti brevi legati ai grandi eventi di moda e design.
Da qui il calo degli affitti, siamo sul 3% circa, registrato nel primo trimestre 2021 e dovuto principalmente al covid. Percentuale che sale all’11% se si mettono in relazione i periodi di marzo 2020 e marzo 2021.
Ragionando sulle cifre relative ai canoni di locazione, si ottiene una media di 17,8 euro al metro quadrato che sale fino a 25 per l’area del Centro storico e si attesta sui 12 euro per le zone più decentrate come il quartiere Gallaratese, zona ovest della città . Anche in questo caso la maggior parte delle rilevazioni presenta un segno negativo.
Lo studio rileva infine come nel 75% dei capoluoghi presi in esame le spese per l’affitto siano decisamente più basse. Per esempio si parla di un’incidenza del 28% per Bari e Napoli, del 24% per Palermo e sotto il 20% per Aosta e Catanzaro.