A Palazzo Marino si è tenuto un incontro tra gli assessori della Giunta e alcune realtà del Terzo settore per mettere a punto il piano di accoglienza dei profughi afgani arrivati in Italia.
Alla riunione hanno partecipato il vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti e una rappresentanza di Emergency, Fondazione Umberto Veronesi che ha riportato in Italia alcune donne medico, Caritas Ambrosiana che si sta muovendo per coinvolgere anche la rete delle parrocchie e ha attivato una raccolta fondi sulla scia delle tante donazioni già arrivate, fino alla Comunità di Sant’Egidio che, tra le sue tante attività, organizza anche corsi per insegnare l’italiano.
Si perché la macchina dell’accoglienza dovrà adoperarsi per far fronte a una necessità immediata che è quella di un alloggio ma anche per quelle future di famiglie che dovranno ricostruire dal nulla una nuova vita di lavoro e di educazione dei figli.
Dalle sua pagine social, il vicesindaco ha fatto sapere che alcuni edifici adatti allo scopo sono già stati identificati. Si tratta della ex scuola di Chiaravalle, la palestra di via Aldini e una struttura di viale Fulvio Testi. Le ultime due sono già state utilizzate prima nell’ambito del piano antifreddo e poi come covid hotel per i senza tetto.
Nel frattempo sono numerose le offerte di aiuto all’accoglienza da parte di cittadini e altre associazioni come ha ribadito la stessa Scavuzzo: “dobbiamo valutare come incanalare in un sistema ordinato ed efficace le tante disponibilità che stanno arrivando in questi giorni di singole persone, famiglie e realtà associative”.
Sono in via di definizione i contatti con altre realtà che comprendono Fondazione Progetto Arca Onlus, Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi, Aoi, Icei, Acra, WeWorld Onlus, Fondazione Pangea Onlus e Farsi Prossimo Onlus.