Minacciata di morte sui social dopo aver affisso un’opera contro l’episodio avvenuto durante la commemorazione di Acca Larentia: le parole dell’artista Cristina Donati Meyer.
Avrebbe subito delle minacce sui social network e lo ha denunciato agli organi competenti. L’appello è stato lanciato da Cristina Donati Meyer, artista milanese che ha affisso qualche giorno fa una opera in via Masera dal titolo “Cacca Larentia defascistizziamoci”.
Il luogo non è causale visto che si tratta di una installazione posizionata nei pressi della sede di Fratelli d’Italia (si trova in zona corso Buenos Aires). La stessa donna ha spiegato quanto accaduto in Rete.
Donati Meyer ha pubblicato una nota per denunciare ciò che ha subito durante gli ultimi giorni. Ha scelto di opporsi a quanto accaduto a Roma durante le commemorazione di Acca Larentia. “Sono giunte, a decine, minacce di morte e insulti sessisti sui profili social“, ha spiegato l’artista milanese. L’opera realizzata dalla donna è stata ampiamente spiegata dalla stessa Cristina Donati Meyer, ma qualcuno non ha accolto la scelta artistica nel migliore dei modi, anzi.
“L’opera, rappresentante una selva di braccia tese nel saluto romano, sui quali viene spruzzata vernice arcobaleno, era ovviamente dedicata all’adunanza neo fascista di Acca Latentia. L’intervento artistico ha scatenato gli haters littori e nostalgici, adulatori di busti e celtiche“, commenta. Intanto la stessa artista è indecisa se denunciare o meno quanto accaduto.
Non mancano in ogni caso i commenti che si rifanno al passato dell’artista, sempre per quel che riguarda gli insulti sui social network. “Sono ancora memore di ben 30 denunce penali contro haters, formalizzate pochi anni fa e tutte archiviate. Allora si trattava dei seguaci di Salvini, istigati da un post del loro capo“, conclude.
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L’artista classe 1985 ha frequentato l’istituto di Arte “Rudolf Steiner” e in seguito l’Accademia di Belle Arti a Milano. Si tratta della co-fondatrice e anche promotrice dell’associazione “M’Arte”. Proprio dal 2007 cura le mostre ospitate in zona Brera, a Milano, direttamente dallo “Spazio M’Arte“.
“Quando dipinge o quando si lancia in una performance, anche mettendo a rischio la propria incolumità, Cristina lo fa con pura incoscienza e spontanea naturalezza. Nelle sue opere si fondono diverse forme di comunicazione: dalla pittura alla foto, dalla rivitalizzazione di materiali di scarto alla tridimensionalità. Dipingere per Cristina non è un esercizio accademico o decorativo bensì una sorta di trasfigurazione in trance“, si legge in un estratto della biografia di Cristina Donati Meyer.