Questa sera alle ore 21:00 ci sarà il concerto degli Slowdive all’Alcatraz di Milano. La band si riunisce dono tanti anni per regalare al pubblico una delle esperienze più ipnotiche ed emozionanti.
La band è formata da Rachel Goswell, Neil Halstead, Simon Scott, Nick Chaplin e Christian Savill, artisti fondamentali nella storia del gruppo e nell’estendere la loro ricerca sul suono verso territori incontaminati. Il concerto è costituito da feedback destabilizzanti e onde sonore cristalline. La loro storia, iniziata nei primi anni Novanta, ha lasciato il segno, e non solo perché Souvlaki è considerata una delle pietre miliari shoegaze in tutte le liste dell’indiesfera che contano. Dalla perfezione dei primi EP al precursore di tanto post rock, gli Slowdive non hanno forse sperimentato col rumore, ma sicuramente con i generi e i suoni. Questa inclinazione a mescolare grandi chitarre, melodie appiccicose, ma anche ambient, dub, suoni purissimi, morbide ballate, riverberi e perlustrazioni cosmiche, esplode nel loro ritorno sul disco dello scorso anno. A più di vent’anni da Pygmalion, gli Slowdive sono ancora quel genere di gruppo che rimarca la differenza fra un originale con qualche anno in più e una giovane brutta copia.