Tangentopoli a Kiev: Zelensky in difficoltà promette pulizia

Un’inchiesta delle agenzie anticorruzione ucraine che ha scoperchiato un presunto giro di mazzette da circa 100 milioni di dollari legato alle grandi aziende energetiche di Stato

Per molti occidentali è il segno che l’Ucraina è una democrazia perchè se fosse accaduta una cosa del genere ad esempio nella stessa Russia di Putin probabilmente sarebbe stato tutto taciuto, insabbiato e risolto internamente senza che nulla trapelasse all’esterno, invece a Kiev tutto è deflagrato nelle ultime ore e adesso il presidente Zelensky si trovo costretto a correre ai ripari proprio nel momento in cui, con l’inverno alle porte e una guerra sempre più pressante, avrebbe bisogno della massima coesione interna.

Tangentopoli a Kiev: Zelensky in difficoltà promette pulizia – Milanocityrumors.it – Ansa foto

Le autorità anticorruzione ucraine hanno comunicato di aver richiesto l’arresto di Oleksiy Chernyshov, già vice primo ministro di Zelensky, coinvolto in un’indagine che riguarda un presunto sistema illecito legato alla società energetica statale Energoatom. Secondo le prime informazioni raccolte, Chernyshov è stato formalmente accusato di arricchimento illecito, insieme ad altre sette persone.

Uno scandalo nel governo di Zelensky

“Questa mattina abbiamo già tenuto un incontro online con il primo ministro ucraino Yuliia Svyrydenko in merito a ulteriori decisioni volte a riorganizzare e rilanciare la gestione del settore energetico e delle istituzioni ad esso correlate”. Questo il testo di un un post su X del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, due giorni fa con il quale faceva intuire che qualcosa era successo, sottolineando anche di aver incaricato il Consiglio dei ministri di presentare un progetto di legge urgente sul rinnovo della composizione della Commissione nazionale di regolamentazione dell’energia e dei servizi pubblici.

Uno scandalo nel governo di Zelensky – Milanocityrumors.it

In pratica l’ammissione che lo scandalo energetico era scoppiato e si cercava di trovare un rapido rimedio e fare anche piazza pulita. Un terremoto accaduto dopo i risultati di un’inchiesta delle agenzie anticorruzione ucraine che ha scoperchiato un presunto giro di mazzette da oltre 100 milioni di dollari legato alle grandi aziende energetiche di Stato, a partire dal colosso nucleare Energoatom, e a una rete di società di comodo usate, secondo gli investigatori, per gonfiare contratti pubblici e ripulire denaro all’estero. Un’indagine che ha portato al rinvio a giudizio di sette persone tra cui personaggi di spicco molto vicino allo stesso presidente Ucraino.

Un giro di tangenti “energetiche”

Perquisizioni a tappeto, il sequestro di milioni in contanti, le dimissioni dei ministri della Giustizia e dell’Energia e il rinvio a giudizio di almeno sette persone, di tra cui Timur Mindich, imprenditore considerato per anni un alleato di lunga data di Zelensky e soprattutto il mandato di arresto per Oleksiy Chernyshov, ex vice ministro di Zelensky, indicato dagli investigatori come uno dei beneficiari della rete di pagamenti illeciti legata allo scandalo Energoatom. Una vera e propria bomba deflagrata all’interno del governo del presidente Ucraino, nel momento più difficile della guerra contro la Russia di Putin che negli ultimi giorni sembra aver lanciato l’offensiva più dura da molti mesi a questa parte. In pratica l’indagine andata avanti per quasi un anno e mezzo nel settore energetico, ha trovato un sistema di tangenti dove i subappaltatori erano costretti a pagare una quota ingente di denaro per ottenere contratti.

Un giro di tangenti “energetiche”- Milanocityrumors.it – Ansa foto

Perni del sistema erano il ministro della Giustizia ed ex ministro dell’Energia, German Galushchenko, che ha già rassegnato le dimissioni,  e, soprattutto, l’imprenditore Timur Mindich, figura da sempre molto vicina al presidente Volodymyr Zelensky, nonché suo ex socio nella società di produzioni tv Kvartal 95, fondata proprio da Zelensky nel 2003. Lo scandalo sta facendo tremare anche lo stesso presidente ucraino visti i rapporti molto stretti proprio con le figure cardine emerse nello scandalo, anche perchè Zelensky in questi anni difficili, ha sempre fatto della trasparenza un vanto, impegnandosi a contrastare la corruzione che dilaga in tutti i settori, compreso quello delle risorse umane.

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