Dopo il divieto del nuovo prefetto di Milano Renato Saccone di permettere raduni a carattere politico nei cimiteri cittadini e l’uguale divieto da parte del sindaco Sala, era arrivata la risposta dell’Associazione Memento, legata alle posizioni della Repubblica Sociale Italiana: “La necessità di non politicizzare le cerimonie in ricordo dei defunti dovrebbero essere un monito proprio nei confronti di coloro che, in questi giorni, hanno addirittura chiesto, per motivi ideologici e tornaconto politico, di vietare una normale celebrazione di carattere reducistico e militare”.
Ogni anno l’Associazione Memento organizza il ricordo ai caduti della Rsi al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano. “La commemorazione a Campo 10 si svolge ininterrottamente ormai da oltre 70 anni – afferma inoltre l’associazione in una nota – ed è esclusivamente un momento di raccoglimento per ex-commilitoni, parenti e amici dei quasi 1.000 caduti italiani lì sepolti. Verrà letto il brano di una lettera di un condannato a morte, chiesto un minuto di silenzio e chiamato il ‘Presente’, secondo il rito militare, essendo Campo 10 un campo militare riconosciuto”.
E così è andata anche questa mattina, con un centinaio di persone che si sono ritrovate per la commemorazione dei caduti repubblichini. Dal gazebo allestito per riparare dalla pioggia chi parlava ai presenti, è stato chiesto di “rinunciare al saluto romano al momento del Presente a causa delle tante telecamere e del rischio di denunce”: ma in due hanno comunque teso il braccio destro. Uno di loro è un pensionato di 72 anni che ha definito “stupido” e “senza senso” il divieto del sindaco Sala.