Giornate ad altissima tensione a Milano dove sia la politica sia i manifestanti stanno portando avanti discussioni su ciò che sta accadendo in Medio Oriente, nella Striscia di Gaza.
Confermato il gemellaggio con Tel Aviv; rinviata la votazione su Gaza City; sì a iniziative con la capitale israeliana e con Betlemme; proposto l’Ambrogino d’oro al presidente statunitense Donald Trump.
Il tutto mentre andavano in scena a Milano pesantissimi scontri nell’aula del consiglio comunale e in strada, dove fuori da Palazzo Marino i manifestanti in presidio si sono scontrati con le forze dell’ordine prima di partire in corteo per le strade della città. Sono state ore ad altissima tensione nel capoluogo lombardo, nello stesso giorno in cui in Egitto veniva firmato l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele ed Hamas nella Striscia di Gaza.
Proprio la questione mediorientale è stata il fulcro del caos che si è scatenato nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 ottobre. C’era molta attesa per il voto in assise dell’ordine del giorno presentato dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi. Uno dei punti del documento chiedeva di bloccare ogni forma di collaborazione con Israele, incluso il gemellaggio con Tel Aviv. Poco prima dell’inizio del consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Sala aveva incontrato il primo cittadino di Betlemme Maher Nicola Canawati.
I consiglieri hanno respinto lo stop al gemellaggio con 21 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. I 9 sì sono arrivati dai consiglieri Francesca Cucchiara, Tommaso Gorini, Carlo Monguzzi dei Verdi; Enrico Fedrighini del Gruppo Misto, Marco Carlo Fumagalli della lista Beppe Sala Sindaco e gli esponenti del Partito democratico Federico Bottelli, Michele Andrea Roberto Albiani, Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo. Tra le fila del Pd ci sono stati anche sei astenuti.
Dopo la votazione, in aula è scoppiato il putiferio dai banchi del pubblico. I presenti hanno alzato cartelli con la scritta “Milano sa da che parte stare”. La presidente Elena Buscemi ha chiesto alla polizia locale di sgomberare il pubblico. Le proteste si sono trasferite all’esterno del Palazzo dove ci sono stati scontri tra polizia e i manifestanti in presidio. I poliziotti in tenuta antisommossa li hanno respinti usando anche i manganelli. Poi è partito un corteo improvviso con l’intenzione di raggiungere piazzale Loreto senza ulteriori incidenti.
Sul fronte politico, però, il consiglio comunale è andato avanti. L’assise ha approvato una mozione del consigliere di Azione Daniele Nahum per organizzare un’iniziativa con i rappresentanti di Tel Aviv e Betlemme, città entrambe gemellate con Milano, per discutere del rilancio del processo di pace e della convivenza tra israeliani e palestinesi. Il gemellaggio con Gaza City, invece, è stato rimandato alla prossima settimana. Bocciata anche la mozione per conferire la cittadinanza onoraria di Milano alla funzionaria Onu Francesca Albanese.
“L’ordine del giorno – hanno spiegato dai dem – prevede inoltre il sostegno a un piano idrico per Gaza City, con il contributo di Mm per l’accesso all’acqua potabile e la condanna dell’attacco alla Global sumud flotilla, che ha colpito una missione civile internazionale. Rimane il gemellaggio con Betlemme e Tel Aviv. Si mantiene anche come leva istituzionale per favorire l’apertura dei corridoi umanitari, con l’intenzione di sospenderlo nel caso Israele violasse la tregua o nuovamente i principi del diritto internazionale“.
Secondo il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato la proposta respinta sulla fine del gemellaggio con Tel Aviv riguarda “l’ennesima spaccatura, dopo quella ancora più significativa sullo Stadio San Siro, della maggioranza di centrosinistra. Un’altra dimostrazione dello sfilacciamento di una coalizione che ormai non esiste più e che lascia Milano nel più completo sbando, ostaggio di estremisti e facinorosi”.
Infine, la proposta di conferire l’Ambrogino d’oro a Trump da parte della Lega di Milano, nella persona del segretario provinciale Samuele Piscina. Verdi e dem avevano già avanzato la massima onorificenza milanese per Margherita Cioppi, imbarcata sulla Flotilla. “Mi sembra una candidatura più meritoria che a un membro della Flotilla“, ha detto il consigliere comunale leghista.