Forza Nuova sarà a Milano il prossimo 20 gennaio per un evento in vista delle prossime Elezioni Europee: la presenza di Roberto Fiore divide.
Forza Nuova torna protagonista. Le polemiche sulla formazione di estrema destra non si sono mai spente. In un periodo particolarmente convulso, specialmente dopo le commemorazioni di Acca Larentia, si torna a parlare di formazioni estremiste e dell’esigenza di porre fine a queste nostalgie.
A dirlo – in maniera inequivocabile – è l’associazione “Memoria antifascista” che chiede alle autorità di Milano un intervento preciso, puntuale e netto. Il motivo è la riunione di Forza Nuova prevista per il prossimo 20 gennaio. L’evento in programma dovrebbe essere fatto all’interno del locale Bario Alto in via Serio 14, a pochi metri dalla sede di Rifondazione Comunista e alcune sezioni dell’Anpi.
La riunione della forza politica è dovuta all’avvento delle prossime Elezioni Europee: lo schieramento sembrerebbe essere pronto per determinare la condotta (e il programma) in vista della chiamata alle urne del prossimo giugno. Cinque mesi sono tanti, ma più che sufficienti per imbastire una campagna elettorale. Se per gli altri, però, diventa un imperativo, Forza Nuova deve fare i conti con un presente a tinte fosche e un passato da dimenticare.
Chi ha buona memoria, invece, sono i circoli e le associazioni partigiane che si scagliano contro la compagine politica per due motivi: il primo è la rievoca di determinate suggestioni che mal si associano alla composizione giuridica italiana. Apologia di fascismo resta reato in Italia, questa è l’unica certezza in mezzo a parole e supposizioni. Un’altra sicurezza, meno granitica ma ugualmente rilevante, è la presenza di Roberto Fiore all’evento organizzato da FN. Il fondatore e Segretario della forza politica di estrema destra è condannato a più di 8 anni per l’assalto alla sede della CIGL di Roma nell’ottobre 2021.
Una ferita ancora aperta per le opposizioni, ma anche per tutti coloro che credono nella Giustizia. L’assalto a una sede sindacale non può (e non deve) essere ignorato, dalla memoria prima e le istituzioni poi. Per questo “Memoria antifascista” chiede nettamente la revoca della manifestazione da parte delle autorità. Deve intervenire in tal senso la Questura di Milano che ha ricevuto già un appello scritto per quanto concerne la richiesta di revoca della manifestazione.
L’associazione, nel frattempo, sta raccogliendo delle firme per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tanto complesso quanto delicato: “Non possiamo – si legge nel comunicato – agevolare una forza violenta, razzista e di ispirazione antifascista che dovrebbe essere sciolta in base alla nostra Costituzione”. Lo scontro continua e fino a giugno la strada è ancora lunga, fra scontri dialettici, possibili incidenti diplomatici e fervore malinconico che non sempre – anzi, quasi mai – viene visto come un valore aggiunto.