Comune Milano, Sala chiaro sul rimpasto: “C’è solo una cosa da fare”

Il Comune di Milano potrebbe avere presto delle novità. Ma il piano presentato dai vertici milanesi del Pd non convince il sindaco Sala

Le elezioni si avvicinano, ma il sindaco Sala non pensa a particolari rivoluzioni. I vertici milanesi del Pd puntano ad una sorta di rimpasto importante già nei prossimi giorni approfittando delle dimissioni di Giancarlo Tancredi. Un passo indietro che ha portato i dem a ragionare sulla possibilità di fare un doppio cambio nella giunta e soddisfare tutti coloro che stanno sostenendo questo esecutivo.

L’idea che da tempo è nella testa dei vertici del partito è quella di inserire nello scacchiere guidato da Sala un profilo gradito ad Avs e un altro ad Azione. Un qualcosa che, però, non sembra convincere pienamente il sindaco. Il primo cittadino ha una idea molto chiara su come comportarsi in questi ultimi mesi che lo vedranno, almeno per ora, alla guida di Milano e non pensa ad una sorta di rivoluzione totale.

Milano, Sala boccia il piano Pd: i dettagli

L’idea del Pd non ha assolutamente convinto Sala. Il sindaco di Milano nella riunione che ci sarà nei prossimi giorni ribadirà la sua intenzione di non stravolgere completamente la squadra e togliere senza motivo uno degli assessori che lo hanno accompagnato in questa lunga avventura alla guida di Milano.

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Perciò un nuovo ingresso ci sarà, perché obbligato dalle dimissioni di Tancredi. Per l’altro, invece, bisognerà valutare nuove forme di collaborazione con il Comune. Non, quindi, da assessore, ma magari un ruolo che gli consenta comunque di dare una mano alla città e anche alla giunta guidata da Sala anche se non con una nomina nella squadra guidata dallo stesso primo cittadino. Le idee del sindaco sono molto chiare e da parte sua non c’è alcuna intenzione di fare un passo indietro.

Sala continuerà a ribadire che non c’è la necessità di cambiare visto che parliamo di una giunta che fino ad oggi ha lavorato molto bene e, quindi, non c’è bisogno di rimuovere un assessore per accontentare gli altri partiti quando in realtà ci sono altri modi per riuscire a collaborare con il sindaco per aiutare Milano.