Il linguaggio dei computer diventa arte: una mostra a Milano

Lo spazio Art studio 38 di via Canonica, zona corso Sempione, ospiterà, dal 4 al 30 maggio, una retrospettiva dal titolo “REDAELLI – B CODE” in cui il linguaggio dei computer incontra l’arte.

La mostra presenta una selezione di opere nate dal confronto tra l’artista Giordano Redaelli, già noto per la sua Packaging Art, e il figlio Michele, ingegnere di formazione ma legato al mondo dell’arte fin dalla tenera età al punto di dare vita a un progetto che offre una veste artistica al linguaggio binario, proprio della programmazione informatica. Così il codice 0-1 proprio di questo linguaggio diventa essenzialità visiva e rigore strutturale e formale.

“Semplicità e complessità, luce e ombra, pieno e vuoto, ripetizione e variazione, esattezza e ambiguità, positivo e negativo – hanno spiegato le curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli – … In questo orizzonte linguistico, il colore diventa segno fra i segni, fattore di armonizzazione mai in contrasto con la purezza grafica della struttura. La monocromia delle tele associata alla ripetizione seriale dei numeri 0 e 1, disposti in sequenze regolari ma variabili, crea un clima percettivo di pura astrazione visiva che invita a fare un passo più in là, oltre i confini dell’opera stessa”.

Giordano Redaelli, in particolare, amplia il suo perimetro di indagine artistica esplorando le potenzialità insite nell’incontro tra il lessico dell’arte e il codice Braille. Nascono così i lavori multisensoriali e tattili della serie “Braille Code” che l’artista presenta al pubblico, per la prima volta, proprio in occasione di questa mostra.

Il percorso espositivo offre un’ulteriore possibilità di lettura, che rimanda al valore metalinguistico delle opere. L’organizzazione delle sequenze di 0 e 1 all’interno dell’opera non è, infatti, casuale ma corrisponde a un significato letterale che si nasconde dietro i segni numerici. Tale messaggio resta volutamente implicito, nella consapevolezza che rivelarlo non aggiungerebbe nulla di più all’opera ma che, allo stesso tempo, la sua celata presenza ha la forza di stimolare un’ulteriore riflessione sulla comunicazione artistica, di cui il codice binario diventa metafora.

L’inaugurazione della mostra avverrà in via Canonica 38 martedì 4 maggio, dalle 17:00 alle 20:00 mentre gli orari di visita saranno da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00 con orario continuato. Per ulteriori informazioni il numero di contatto è 02 3314751

Chi sono gli artisti
Giordano Redaelli vive a Molteno (Lecco). La sua formazione è avvenuta presso la Scuola Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello dove si è diplomato in grafica pubblicitaria e arti visive. Ha lavorato come impaginatore grafico e successivamente come Art Director della rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni. Dal 1998, l’esperienza acquisita nel settore della grafica e del packaging getta le fondamenta per un’inedita esplorazione nell’arte contemporanea, grazie all’utilizzo delle confezioni di diversi prodotti di consumo.

Michele Redaelli è nato a Lecco nel 1985 e oggi vive e lavora a Berlino. Ha compiuto gli studi in ambito scientifico laureandosi a Vienna e nel settore economico a Londra. Si è avvicinato al mondo dell’arte fin da piccolo grazie alla passione del padre. Dal confronto con quest’ultimo elabora un linguaggio artistico che celebra il computer, da lui considerata una delle tecnologie più significative nella storia dell’umanità.

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