Agente immobiliare in carcere per stupro: ci sono altre vittime

Si aggrava la posizione dell’agente immobiliare Omar Confalonieri, in carcere dallo scorso 5 novembre, dopo l’abuso su una donna che si era recata da lui, con marito e figlia piccola, per trattare la compravendita di un box.

Dopo questo orrendo episodio, altre due donne si erano presentate in Procura per essere ascoltate dal pm Alessia Menegazzo e raccontare esperienze simili vissute, tra l’altro, con le stesse modalità ovvero l’incoscienza provocata dopo aver bevuto quanto veniva offerto, che fosse una tisana o un aperitivo, seguita dalla violenza.
Sempre ieri è stata ascoltata nuovamente una ragazza, che si è presentata accompagnata dalla madre, figlia di un conoscente di Confalonieri che gli aveva chiesto aiuto per sistemare un computer e aveva ricevuto lo stesso trattamento.

Nel frattempo l’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza hanno mostrato l’agente immobiliare che si reca in farmacia per acquistare la sostanza da far bere alle vittime, un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine che usato in forti dosi stordisce chi lo assume. Negli stessi filmati lo si vede, alterato a sua volta, rientrare nel suo ufficio di via Montenapoleone dove lo inietta nei bicchieri che poi ha offerto.

Per lui si confermano quindi le accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate.
Confalonieri era già stato arrestato per un’altra violenza sessuale, perpetrata con le stesse modalità, nel 2008 in provincia di Monza e Brianza. L’uomo era stato riabilitato solo dopo avere scontato la pena ed essersi sottoposto a un programma di riabilitazione.

Impostazioni privacy