Nelle acque della Darsena un dispositivo che cattura la plastica

Una nota catena di supermercati che raggruppa le cooperative installerà un dispositivo destinato a raccogliere la plastica nella Darsena di Milano, dal nome evocativo “Seabin” che sarà collocato presso l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. L’iniziativa rientra nell’adesione dei promotori alla campagna LifeGate PlasticLess.

Il progetto è già una realtà a Firenze, Pescara, Genova, Solcio di Lesa, Livorno e Castiglione della Pescaia. La scelta di Milano ha rappresentato dunque il raggiungimento di un ambizioso obiettivo che intende preservare le acque della Darsena, metaforicamente il piccolo mare di Milano, dall’inquinamento invasivo della plastica.

Il dispositivo installato, come si può dedurre dal nome, è un vero e proprio cestino che galleggia a pelo d’acqua. Viene, di solito, installato nei punti di maggiore accumulo dei rifiuti in plastica, laddove venti e correnti tendono a far depositare i detriti. Nelle sue reti restano così intrappolati i rifiuti più grandi ma anche le microplastiche. Una piccola pompa si occupa poi di espellere l’acqua filtrata.
Il Seabin è in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette e necessita di interventi di svuotamento e di pulizia.

Nel commentare l’avvio di questa iniziativa l’assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano Pierfrancesco Maran ha osservato: “[…] anche la Darsena soffre di un problema di inquinamento legato ai comportamenti umani. Ben vengano quindi iniziative come questa, che anche grazie al contributo dell’Associazione Italiana Marinai d’Italia, ci aiutano nel concreto a tenerla più pulita”.
Marco Scavone, presidente Associazione Italiana Marinai d’Italia ha aggiunto: “Il Seabin installato nella nostra sede è uno straordinario alleato per promuovere una cultura di maggior rispetto e responsabilità verso il nostro mare cittadino”.

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