Occupazione e autogestione scuola: i rischi legali per alunni e genitori

Occupazione e autogestione a scuola hanno ripercussioni legali da non sottovalutare, anche per i genitori di minorenni. 

Questioni delicate con cui i genitori si trovano talvolta a doversi rapportare, senza preavviso e soprattutto senza avere gli strumenti adeguati per comprendere quali sono i rischi e come tutelarsi dal punto di vista pratico.

rischi legali per alunni e genitori
Quali sono i rischi legali per alunni e genitori (milano.cityrumors.it)

Riguarda soprattutto gli adolescenti e quelle casistiche in cui un gruppo di studenti o tutta la scuola decide di fare occupazione o autogestione, ponendo quindi difficoltà allo svolgimento delle lezioni scolastiche.

Occupazione e autogestione: problemi per i genitori

L’autogestione della scuola prevede un programma alternativo alle classiche lezioni. In questo caso infatti sono gli studenti a gestire di fatto la quotidianità. L’occupazione invece è una protesta che vede partecipi gli studenti e che, diversamente dall’autogestione, risulta illegale.

Occupazione e autogestione scuola
Occupazione e autogestione scuola, cosa comporta (milano.cityrumors.it)

L’autogestione può quindi essere messa in pratica ma solo dietro opportuno coinvolgimento del preside dell’istituto che deve dare il suo permesso. Quindi, prima di procedere, i ragazzi devono presentare una richiesta formale per iscritto, per la tutela dal punto di vista legale. Il programma viene gestito in maniera autonoma ma deve comunque rispondere alle attività educative che vengono portate avanti nell’orario consono e nei locali scolastici.

Il preside può anche non accordare questa richiesta, spiegando il motivo. Uno dei problemi più comuni è che i ragazzi non siano in grado di procedere in autonomia e quindi possano esserci problemi. L’occupazione della scuola è illegale quindi quando ci sono queste manifestazioni, talvolta per i diritti degli studenti, ci sono poi conseguenze. Solitamente vi sono prima manifestazioni, poi autogestione e infine si arriva all’occupazione. Ma è giusto capire cosa comporta sia per i genitori che per gli studenti.

L’occupazione viene decretata o in forma pubblica o anonima, quindi si prepara un documento che viene poi inviato al Preside spiegandone anche i motivi. Quindi tutti i professori vengono fatti uscire e anche gli studenti, viene interrotta l’attività scolastica. Tuttavia, come previsto dall’articolo 633 del codice penale questo rientra nell’invasione arbitraria di immobile e ha una pena fino a 2 anni.

Se vi sono anche danneggiamenti si arriva ad aggiungere ulteriori problemi. Secondo la sentenza della Cassazione 7084 impedire a compagni e professori di svolgere l’attività scolastica è un reato di violenza e interruzione di servizio.

Arrivano quindi le forze dell’ordine, scattano le denunce, si risponde dei reati. Tutto dipende da chi presenta denuncia quindi se è un professore o altre figure, la questione poi può essere più o meno articolata in base a ciò che comporta la situazione in tribunale ed è imprevedibile ma in caso di minori ovviamente ne rispondono anche i genitori.

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