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Milano, sciopero degli aerei a Linate e Malpensa: come chiedere il rimborso dei biglietti

Sciopero degli aerei, caos a Linate e Malpensa: situazione critica su numerose tratte. Come chiedere il rimborso del proprio volo?

Lo sciopero dei voli indetto per martedì 28 maggio 2024 da Air Dolomiti e Wizzair sta creando non poche problematiche in numerosi aeroporti d’Italia. Particolarmente critica la situazione tra situazione tra Malpensa, Linate e Milano-Bergamo dove i viaggiatori si sono trovati davanti alla cancellazione di decine di voli a numerosi ritardi sull’orario di partenza. Secondo il primo bollettino emesso dallo scalo di Malpensa, nella mattinata sono stati 44 i voli cancellati, 16 a Linate.

Voli cancellati da Linate e Malpensa, cosa fare? milano.cityrumors.it

Contestualmente allo sciopero delle compagnie aeree è stato indetto uno stop da due azienda di terra, Aviapartner e Airport. I lavoratori che hanno deciso di incrociare le braccia richiedono migliori condizioni di lavoro e un adeguamento dei salari.

Lo sciopero degli aerei ha colpito duramente i due aeroporti di Milano, Malpensa e Lenita dove decide di voli sono già stati cancellati. I disservizi causati dallo sciopero non sono imputabili agli aeroporti e, in linea generale, ma alle compagnie aeree i cui dipendenti hanno deciso di aderire allo stop dal lavoro.

Sciopero degli aeri, i voli cancellati sono rimborsabili?

Ai sensi del regolamento europeo EC 2611 esistono dei specifici caso in cui il passeggero ha diritto a un risarcimento fino a 600€ se la cancellazione del volo rispetta i seguenti parametri:

  • La cancellazione del volo è stata causato dal personale interno alla compagnia aerea;
  • Lo sciopero comporta la cancellazione o il ritardo di oltre 3 ore sull’orario della partenza;
  • La compagnia aerea ha sede nell’UE e il volo decolla o atterra all’interno dei confini dell’Unione Europea;
  • La prenotazione del volo è stata confermata dalla compagnia;
  • La compagnia ha dato nota dello sciopero 14 giorni prima del volo.
Cosa fare in caso di cancellazione del volo (milano.cityrumors.it)

Sono quindi esenti dal rimborso i voli cancellati per lo sciopero di personale esterno alla compagnia, come per esempio gli addetti ai bagagli o i controllori del traffico aereo. Il passeggero ha tre anni di tempo per richiedere il rimborso di un volo cancellato o che ha presentato oltre tre ore di ritardo. Non esiste una cifra minima rimborsabile, la cifra da restituire sarà basata sull’entità del danno subito e non potrà superare la soglia dei 600 euro.

La compensazione si basa per lo più sulla distanza da coprire: per i voli sotto i 1500 km sono previsti fino 250€; la cifra sale a 400€ nel caso in i ci i voli siano interni all’UE e superiori a 1500 km o intracomunitari tra i 1500 e i 3500 km. La cifra raggiunge i 600 a passeggero nel caso di voli intracomunitari superiori ai 3,500 km.

Cosa fare se il volo viene cancellato o subisce un ritardo

Quando il proprio volo viene cancellato o subisce un ritardo il passeggero ha diritto all’assistenza da parte del personale della compagnia aerea. Ha quindi facoltà di chiedere cibo, bevande e, nel caso in cui fosse necessario, trasporto gratuito e sistemazione alberghiera. In caso di cancellazione si può richiedere un rimborso o un volo alternativo.

I passeggeri devono prestare molta attenzione a non firmare alcuna deroga o ad accettare voucher che potrebbero svincolare la compagnia da altri risarcimenti. Inoltre, oltre a conservare la carta di imbarco e altri titoli di viaggio, i passeggeri dovranno conservare scontrini e prove di pagamento di ogni spesa extra affrontata a causa del ritardo o della cancellazione di un volo.