La situazione delle famiglie di Milano è sempre più allarmante. Gli asili nidi hanno rette sempre più alte: centinaia di genitori in ginocchio
L’allarme natalità risuona forte e chiaro in Italia. Nascono sempre meno bambini e, per cercare di arginare questo problema, sono diversi gli aiuti messi in campo dallo stato soprattutto per le famiglie giovani. Nonostante il bonus mamme ed altre forme di sostegno, però, nell’ultimo periodo in alcune città si segnalano forti rincari per quanto riguarda la retta degli asili nidi: ecco la situazione a Milano.
A fare una fotografia dell’attuale situazione degli asili nido milanesi è Altroconsumo che, sia per quanto riguarda il capoluogo lombardo che per altre città italiane, rivela costi insostenibili per le famiglie, problema al quale le istituzioni non sono ancora riuscite a porre rimedio. Ecco qual è la situazione a Milano: l’urlo straziante delle famiglie.
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Al momento, nel capoluogo lombardo, i posti al nido bastano solo per il 28% dei bambini, con il 93% delle strutture che durante l’estate chiude e quindi lascia a piedi le famiglie che ne hanno bisogno. Rispetto all’indagine svolta nel 2022, ad oggi le tariffe orarie sono aumentate di più dell’11% e questa percentuale vale anche per Genova e Roma. A Firenze, Napoli e Palermo, invece, l’aumento è dell’8,8%, mentre a Torino e Bologna le cifre sono rimaste stabili.
Se quindi da un lato iscriversi all’asilo nido a Milano è costoso, dall’altro lato ci sono famiglie che non hanno nemmeno la possibilità di poter pensare a come pagare questa retta. Nel capoluogo milanese, infatti, negli asili comunali ci sono posti per pochissimi bambini e, considerando quelli privati, c’è da valutare anche la retta che è ovviamente più alta rispetto alla prima soluzione.
Per chi ha un ISEE intorno ai 30mila euro la retta è intorno ai 500 euro a Milano e Torino, mentre a Firenze si scende di qualche decina di euro. I nidi privati, invece, hanno tasse di iscrizione medie in Italia di 640 euro ma, a Milano, la media è molto più alta e si attesta sugli 800 euro al mese.
Secondo l’indagine di Altroconsumo, l’Italia non rispetta gli standard richiesti dall’Europa poiché non garantisce un numero adeguato di posti in asilo nido. Durante il Consiglio Europeo del 2002 a Barcellona, infatti, si era stabilito di fornire posti per almeno il 33% dei bambini entro il 2010 e, di conseguenza, per il 45% dei bambini entro il 2030. La media europea, rispetto a questi obiettivi, è del 37,9%, mentre l’Italia si trova una copertura solo del 28%.
Altroconsumo ha anche intervistato mille genitori in merito alla situazione degli asili nidi a Milano e sono qui emerse le necessità dell’aumento di strutture e di posti disponibili, ma anche l’utilità di una maggiore flessibilità lavorativa e di un supporto famigliare anche nel periodo estivo quando, ad agosto, il 93% degli asili nido cittadini rimane chiuso.