Capodanno vedrà Milano impegnata in numerosi eventi da una parte all’altra della città, ma attenzione a cosa fare dopo mezzanotte: questo gesto può costarvi caro.
Beppe Sala ha sentenziato: anche per il 2024 non ci sarà nessun festone in Piazza Duomo. Questo tuttavia non ha fermato i milanesi, pronti a riversarsi per le strade per festeggiare la notte più folle dell’anno.
Anche in assenza del grande concerto di fine anno, sono numerosi gli eventi che intratterranno i milanesi il 31 dicembre 2024: dalle serate in discoteca agli spettacoli teatrali, passando per party, musica dal vivo e molto altro ancora.
Tuttavia, allo scoccare della mezzanotte bisogna prestare molta attenzione a un nuovo divieto arrivato in città che renderà la vita difficile sia ai milanesi sia a quanti si fermeranno in città nei prossimi anni.
Il 2025 non poterà a Milano sono un ingente spiegamento di forze, come recentemente annunciato con l’introduzione di numerose zone rosse ma anche un particolare divieto che scatterà proprio a partire della mezzanotte del 31 dicembre 2031.
Non bastava il nuovo codice della strada, con conseguenze anche per i monopattini elettrici, a interferire con i festeggiamenti del Capodanno a Milano ci pensa anche un divieto, introdotto proprio con l’arrivo del nuovo anno.
A partire dal primo gennaio 2025, infatti, a Milano verrà introdotto il divieto di fumare sigarette in tutte le aree pubbliche all’aperto. Questo divieto è stato sancito dall’articolo 9 del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato in sede di Consiglio Comunale nel 2020.
Se l’articolo 10 del medesimo regolamento, quello che vietava i botti di Capodanno, è stato rettificato dal TAR, il numero 9 è stato addirittura ampliato. Inizialmente, infatti, il divieto era stato applicato solo a determinati luoghi della città: parchi, aree verdi e fermate dei mezzi pubblici.
Dal prossimo primo gennaio, invece, l’obbligo è esteso a tutte le aree pubbliche o destinate all’uso pubblico, comprendendo dunque anche le strade. Dunque se, scattata la mezzanotte del 1 gennaio, pensate di uscire dal locale per fumarvi una sigaretta meglio evitare. Il rischio se colti in fragrante è quello di una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 20 euro a un massimo di 240 euro.
Tuttavia, come amavano dire già gli antichi “Fatta la legge, trovato l’inganno”, anche nel caso dell’articolo 9 del Regolamento per la qualità dell’aria ci sono un paio di escamotage. Innanzitutto, almeno per il momento il divieto non si estende alle sigarette elettroniche e inoltre, è possibile fumare nelle aree isolate se si rispetta una distanza di 10 metri dalle altre persone.