Se siete curiosi di sapere quali sono i dolci tipici della tradizione meneghina questo è l’articolo che fa per voi. Intraprenderemo un viaggio all’interno della tradizione dolciaria milanese, partendo dal panettone e dalla colomba, sicuramente i dolci più famosi della tradizione milanese, per arrivare fino ai dolci meno conosciuti come il pan de mej e la torta paesana.
Il panettone è il dolce milanese più conosciuto e più famoso in Italia e all’estero. È il re incontrastato delle feste natalizie e infatti per questo viene definito nell’immaginario collettivo come ildolce tipico del Natale. Il dolce ha una tecnica di lavorazione molto complessa e nacque nel Medioevo. Inizialmente veniva cotto libero sulla teglia e dunque risultava basso e largo.
Nei primi del ‘900 però ci fu una rivoluzione nella forma del panettone, quando Angelo Motta inventò e introdusse il pirottino di carta, che serve a far sì da sviluppare il panettone in altezza. Questa è la forma caratteristica con cui ancora oggi conosciamo il panettone e ne decretò la sua fortuna. Nel 1919 si cambiò anche la tecnica di fermentazione, facendo lievitare la pasta per due volte per 36 ore prima della cottura.
Negli anni, grazie alla sua fama, molti pasticceri hanno inventato più varianti di questo dolce, che tutti a Natale mangiano sicuramente anche più di una volta.
Anche la colomba è un dolce della tradizione milanese, ed è meglio conosciuto in tutta Italia come il dolce tipico delle festività pasquali. Dunque sia il panettone che la colomba sono passati da essere dolci della tradizione milanese a dolci nazionali,grazie al fatto di esserelegati alle due festività più importanti d’Italia. La Colomba nasce nell’epoca longobarda durante l’assedio del 572 come pane arricchito di burro. Si racconta che questo dolce fu donatodal pasticcere di corte al re longobardo Alboino.
Questo colpito dalla bontà del dolce, lasciò libere le 12 fanciulle sedicenni che aveva chiesto come premio per aver conquistato la città. Infatti laforma del dolce simboleggia la pace e l’amore ed ancora oggi mantiene lo stesso significato, adattato però alla festività cristiana. L’impasto di questo dolce è molto semplice e viene sottoposto a tre lievitazioni.
Oltre a questi, che sono i dolci più famosi della tradizione meneghina, possiamo trovare molti altri dolci tipici milanesi, altrettanto buoni, che sicuramente possiamo trovare nelle migliori pasticcerie a Milano. Le pasticcerie milanesi sono senza dubbio i luoghi più adatti dove poter assaporare i migliori dolci di Milano, preparati secondo la tradizione tipica lombarda. Vediamo qui di seguito i dolci milanesi meno noti ma che vale la pena provare e conoscere.
È conosciuta anche come torta di latte ed è un dolce tipico della Brianza. Il dolce è nato per riutilizzare il pane secco che viene lasciato in ammollo nel latte per una notte. È dunque un dolce molto povero e molto antico. Ad oggi viene arricchito con cioccolato e uvetta.
Il nome del dolce pan de mej col dire pane di miglio, infatti una volta in mancanza di farina di frumento, questo dolce rustico veniva preparato con il miglio. Questo dolce si prepara da tradizione il 23 aprile per celebrare S. Giorgio, come buon auspicio per una stagione fertile. S. Giorgio è sia il protettore degli eserciti, ma anche il protettore dei lattai.
La sbrisolona è un dolce milanese dalla consistenza friabile. Nacque nel 500 come dolce povero abase di farina mais, farina bianca e zucchero. In antichità non si usava nè burro nè uova ingredienti che invece ora sono utilizzata per renderla meno “sbriciolosa”. Con l’arrivo del dominio dei Gonzaga il dolce venne reso più nobile con l’aggiunta delle mandorle o delle nocciole tritate, ingredienti ritenuti tipici delle tavole nobiliari all’epoca.
La charlotte è il dolce più nobile della tradizione meneghina. Il dessert è una torta a base di mele, uvetta, scorza di limone, burro e zucchero. Il tutto viene ricoperto da una crosta di pane spalmata di burro e zucchero oppure da pan di spagna e successivamente infornato nell’apposito stampo. Infine viene irrorato dal rum dopo la cottura.