A tavola ci sono delle scaramanzie che diventano legge: non solo il pane capovolto, ci sono gesti assurdi ai quali fare attenzione!
Inutile negare, per quanto gli italiani abbiano una mentalità aperta, il bel Paese vive per tradizione e cultura con la paura per le scaramanzie, soprattutto a tavola. Cosa rende veritiere le affermazioni fatte? Non ci sono certezze scientificamente approvate, ma quel che è vero è la seguente condizioni: ci sono dei gesti che vanno evitati, altrimenti o si ride a tavola… o si piange dopo cena!
Al di là dell’ironia, è vero che la cultura italiana è contraddistinta dalla presenza di scaramanzie. Quelle che riguardano il tema “tavola” sono poi tra le più gettonate, proprio perché in Italia il cibo è preso seriamente. Non si tratta semplicemente di nutrirsi e favorire la sopravvivenza, ma di un atto di condivisione che ha dei gesti da rispettare.
Infatti, si parla proprio di piccole azioni, proprio quelle che potrebbero sembrare “innocue”, ma che sotto sotto, sono indice di sciagure e di un futuro preoccupante.
Elencare le 13 scaramanzie a tavola è un dovere, specialmente se in vista ci sono cene e pranzi con parenti ed amici. Sia per causare dei momenti di ilarità e risate, ma anche per evitare momenti carichi di tensione. Ecco perché arrivano sciagure se si pronunciano o compiono dei gesti, la situazione è più che preoccupante.
Il già citato pane rovesciato, implica due questioni, una religiosa perché ricorda il corpo di Cristo, quindi capovolgerlo è blasfemo, ed una seconda che è di natura storica. Riguarda i boia della rivoluzione francese, portavano il capo coperto perché disprezzati. I fornai davano loro il pane capovolto!
Mai sedersi in 13 a tavola, il numero è noto per portare sfortuna perché il 13esimo commensale è destinato a morire entro l’anno. Colpa di Loki, dio della Discordia, che durante una cena ad Asgard, sopraggiunse mentre già erano in 12, e alla fine durante un conflitto uccise la divinità Balder.
Non si passa il sale di mano in mano, complice Giuda che all’ultima cena lo rovesciò! Nemmeno incrociare le posate, perché ai tempi dei grandi banchetti nelle corti francesi, chi lo faceva dava origine ad eventi catastrofici. Stessa cosa per la tovaglia bianca a tavola: mai lasciarla per tutta la notte sul tavolo, ricorda il lenzuolo funebre!
Che dire del versare acqua e vino con il dorso verso il bicchiere? Gesto da eliminare, nell’Antica Roma era proprio con questo meccanismo che venivano somministrati segretamente i veleni più letali. Segue nel Medioevo il brindare guardandosi negli occhi, chi non lo faceva vuol dire che stava custodendo un segreto ed è indice di falsità.
Quando si mangia un frutto o ortaggio di stagione, al primo morso bisogna esprimere un desiderio, come anche il peperoncino è da considerare un amuleto contro il malocchio. Infine, mai avere la gamba del tavolo o lo spigolo tra gli arti inferiori, la ragione? Guai in vista in amore!