Arrivano direttamente dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in apertura alla cerimonia del Patto dei sindaci dell’UE 2025 a Bruxelles, importanti novità nel settore automobilistico
Dopo che a settembre è arrivato il via libera in Europa alla guida cosiddetta “hands-off”, letteralmente “senza mani” su strade e autostrade, anche l’Italia si è dichiarata pronta alla fase di sperimentazione e i sindaci di sessanta città, la maggior parte in Lombardia, tra cui anche Milano, Bergamo, Brescia e Lecco, hanno accettato i progetti per sperimentare la mobilità autonoma delle automobili portata avanti in questi anni da Bruxelles.

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’applicazione all’interno della vettura di una gran quantità di sistemi di sicurezza pensati per rendere le auto sempre più infallibili, anche quando il guidatore non presta tutta l’attenzione che dovrebbe alla strada. E’ nato così il termine ADAS, cioè “Advanced Driver Assistance System”, “sistema avanzato di assistenza al conducente“, che racchiude al suo interno un insieme di sistemi di monitoraggio e di guida parzialmente autonoma.
La svolta nella guida di un’automobile
La tecnologia ha fatto negli ultimi decenni passi da gigante e per quanto riguarda le automobili il salto è stato addirittura nel futuro. Tutti oramai abbiamo familiarizzato con più funzioni che ci aiutano alla guida dell’ auto, tanto da essere oramai utilizzate senza più neanche farci caso, come il cruise control che regola la velocità, l’assistente di frenata, il navigatore che ci comunica in tempo reale le condizioni del traffico e così via. Una delle scommesse più grandi per gli ingegneri automobilistici resta quella della guida assistita, in grado di sostituirsi addirittura a colui che siede al posto guida con il volante tra le mani.

Parliamo di guida assistita quando si uniscono le capacità umane del conducente del veicolo a una serie di ADAS intelligenti che supportano il conducente stesso in ogni momento, come quando si tratta di uscire da un parcheggio molto angusto o nei tratti autostradali dove l’auto è capace di tenere la corsia e la distanza di sicurezza in modo automatico. Oggi anche l’Italia ha aderito alla seconda fase del progetto ed è stata la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ad annunciarlo in apertura alla cerimonia del Patto dei sindaci dell’Ue 2025 a Bruxelles. “In Italia abbiamo creato una rete di città europee dove potranno circolare le prime auto a guida autonoma: una coalizione di 60 sindaci italiani ha già manifestato il proprio interesse. Facciamo in modo che questo progetto diventi realtà”, ha detto la presedente della UE.
Milano e la Lombardia capofila della sperimentazione
Milano, Torino, Genova, ma anche Bergamo, Brescia, Lecco, Varese, Mantova e altri 40 comuni della Lombardia, hanno detto si alla sperimentazione di questo nuovo sistema di guida autonomo che prevede la possibilità di un aiuto concreto alla persona al volante da parte del computer di bordo installato sulla vettura. Si tratta del cosiddetto sistema “hands off”, di Livello, 2 che solleva il guidatore dalla responsabilità di dover tenere almeno una mano sul volante su determinati tratti autostradali, fermo restando però che resta invariato l’obbligo di prestare sempre attenzione sulla strada ed essere pronti ad assumere il controllo dell’auto, se necessario o richiesto dal sistema.

Le automobili a guida autonoma sono già una realtà negli Stati Uniti e in Cina e ora potrebbe diventare la stessa cosa in Europa. Con l’ausilio dell’IA a bordo è possibile, ad esempio, ridurre la congestione del traffico, collegare i quartieri periferici ai trasporti pubblici e aumentare la sicurezza sulle strade. In Italia esistono già almeno 500 chilometri di strade attrezzate con sistemi digitali compatibili con la guida autonoma realizzati negli ultimi anni grazie anche ai fondi del Pnrr, insomma il futuro è già tra noi.