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Economia

Superbonus, cosa succederà nel 2024 a chi dovrà chiudere i lavori

Cambia tutto per il Superbonus 110%, nel 2024 molti cantieri saranno costretti ad interrompere i lavori. Ecco chi dovrà chiudere e perché.

Il Superbonus si farà anche nel 2024, ma con dei cambiamenti radicali rispetto agli anni passati. Il Consiglio dei ministri ha reso pubblica la sua decisione soltanto nelle ultime ore con un decreto specifico che va a regolare il Superbonus 110% per l’imminente nuovo anno. Secondo i vicepremier Antonio Tajani le modifiche non solo erano necessarie, ma addirittura essenziali per continuare a tutelare imprese e cittadini, in particolare quelli meno abbienti. Dopo la crisi del Superbonus e la paura della mancanza di fondi, arriva finalmente la buona notizia di una “sorta di sanatoria per il 2023”, così l’ha definita Tajani.

Cambiano le regole del Superbonus: cosa succederà nel 2024 (foto Ansa) – Milano.cityrumors.it

Chi ha superato il 30% dei lavori non dovrà pagare nulla; né l’impresa né i condomini dovranno pagare penali allo Stato per la non conclusione dei lavori. Questa novità andrà a favorire soprattutto i cittadini meno abbienti, dato che con il nuovo decreto sono stati stanziati dei fondi appositi per coprire la differenza tra il 70 e il 110; sarà lo Stato a pagare, azione che “consente di aiutare le famiglie più deboli”. Ma spieghiamo nel dettaglio questa nuova meccanica. Il Cdm ha confermato il bonus al 70% per i lavori ancora da effettuare, aggiungendo una clausola a favore dei cittadini con un Isee inferiore ai 15mila euro. A questi nuclei familiari lo Stato garantisce di pagare la differenza fino al 110% anche per i “lavori non asseverati al 31 dicembre”.

Superbonus 110%: le novità per il 2024

Dunque chi non è riuscito a concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023 non avrà nulla di che preoccuparsi: non sarà necessario restituire tutti i crediti maturati nell’anno. Attenzione però: non si tratta di una lunga proroga del bonus, bensì una possibilità per terminare i lavori già iniziati entro 2-3 mesi dall’inizio del 2024. Una proposta che, già così, è stata definita “radioattiva” dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Secondo il Ministro, l’Italia è l’unico Stato a garantire un’aliquota così alta de 70%.

Chi sarà costretto a chiudere il cantiere nel 2024 (foto Ansa) – Milano.cityrumors.it

Il decreto aggiunge anche una seconda novità, ovvero la limitazione degli interventi legati al bonus barriere architettoniche. Chi vuole usufruire del bonus (spesso accorpato al Superbonus 110%) dovrà provare di rispettare tutti i requisiti necessari, nonché garantire che i lavori abbattano definitivamente suddette barriere architettoniche. A partire dall’1 gennaio 2024 il bonus potrà essere utilizzato per ristrutturare le parti comuni dei condomini o da persone fisiche con reddito inferiore ai 15mila euro, tetto reddituale che viene invece annullato per le persone con disabilità.