L’asciugatrice è uno degli elettrodomestici più utilizzati in assoluto, eppure molti sottostimano il consumo effettivo in bolletta.
Un prodotto fondamentale nelle case perché consente di asciugare in poco tempo tantissimi capi differenti. Soprattutto in inverno e nelle zone più umide questo prodotto è indispensabile e risulta quindi molto valido ma anche determinante per evitare che gli indumenti e la biancheria abbiano una puzza di umido.
Per molti è impossibile asciugare la biancheria in esterno e quindi sullo stenditoio e in casa risulterebbe sconveniente perché andrebbe ad aumentare l’umidità e, al tempo stesso, non renderebbe certo i capi puliti e profumati.
La soluzione quindi è necessariamente l’asciugatrice che ha ovviamente dei costi che si ripercuotono in bolletta. Il problema principale è che molti sottovalutano quanto sia il costo orario o comunque non riescono a quantificare quel dato utilizzo quanto vada a incidere realmente sul prezzo finale.
Con gli aumenti generalizzati, le accise, i costi delle materie prime ai massimi storici, le bollette hanno subito un rialzo già complesso per le famiglie. Ne conviene quindi che bisogna non solo comprendere con attenzione ogni prodotto cosa comporta e quanto si spende ma anche come evitare questi costi.
Per coloro che hanno una tariffa bioraria la questione è semplice, basta semplicemente impiegare l’elettrodomestico che consuma di più di sera o nei fine settimana, avendo cura di capire in bolletta quando scatta la tariffa più bassa. Questo dipende dal fornitore, in alcuni casi sono le 18 in altri le 23, quindi bisogna leggere bene.
Per chi invece ha una sola tariffa la situazione è più complessa anche perché lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie sono tutti prodotti che consumano molto. Sicuramente ciò che si deve assolutamente fare è ottimizzare quindi se si ha un sistema a carico da 10 kg non fare mai una lavatrice con 2 kg di prodotti perché urgono, non avrebbe senso. Allo stesso modo se l’asciugatrice prevede un carico da 6 kg, meglio non disporre pochi abiti all’interno perché il consumo per i giri è il medesimo ma il beneficio in questo caso è nullo. Ovviamente si possono adoperare piccole strategie e trucchi per risparmiare.
L’asciugatrice a condensazione ha un costo che varia dai 60 ai 200 euro annui, ovviamente maggiore è la classe meno si spende. Per quelle a pompa di calore bisogna considerare almeno 180 euro annui per un consumo nel tempo, per coloro che la usano ogni tanto come extra sui 50 euro. Queste sono cifre per un prodotto standard quindi di classe medio/alta e comunque con 1.5 kWh – 5 kWh.