Scatta la tassa da 60 euro l’anno per tutti quelli che hanno PostePay e prepagate a prescindere? Ecco la verità da conoscere.
La possibilità di risparmiare è sempre una condizione che le famiglie di oggi vogliono raggiungere, per questo venire a conoscenza di dover pagare una tassa “extra”, mette in agitazione. Scatta il pagamento dei 60 euro per chi ha PostePay e prepagate a prescindere da tutto, oppure ci sono dei dettagli di ultimo aggiornamento? Cosa fare per non commettere errori.

La maggior parte delle persone fa uso di carte prepagate di vario genere o della semplice PostePay per affrontare spese quotidiane, ma sono gli stessi che non sanno dei “costi nascosti” a cui si deve fare necessariamente fronte.
Si sta parlando dei 2 euro al mese per situazioni di inattività, o anche i 5 euro l’anno per il mantenimento, altri 2 euro per ricariche da ATM, e l’1% che cala sui pagamenti esteri. Si tratta di spese che sembrano da “poco”, ma che sommate nel corso del tempo, fanno lievitare le uscite.
Nello specifico, le commissioni annue su un saldo medio di 500 euro si stanziano attorno a 35-50 euro, il che equivale al 7-10% circa. Cosa emerge da questo quadro? Pagamenti extra, ecco come gestire la situazione senza fare errori.
Ecco quando scatta la tassa da 60 euro l’anno per PostePay e prepagate
Evidenziati gli elementi peculiari della questione, ecco quando scatta la tassa da 60 euro l’anno per PostePay e prepagate, la situazione potrebbe sfuggire di mano a chi ha perso l’aggiornamento di alcuni dettagli che nella gestione finanziaria, fanno decisamente la differenza.

Quello che poi gli stessi che usufruiscono dei sistemi pocanzi indicati non sanno, è che esistono delle alternative gratuite.
Ad esempio, ci sono carte conto senza canone con IBAN che permettono di compiere gli stessi usi, ma che non hanno costi fissi. Quali sono? Secondo gli utenti Tinaba è tra le migliori. Carta con IBAN del tutto gratuita, non necessita del saldo di nessun canone e le ricariche sono gratis con plafond fino a 12.500 euro. All’anno si possono fare fino a 24 prelievi gratuiti, se si supera, costano 2 euro ciascuno.
Anche Revolut è eccellente, si tratta di una carta prepagata con IBAN gratuita, non necessita di nessun canone o cambi di valuta, non ci sono nemmeno commissioni fino a 1000 euro al mese. I prelievi sono gratis fino a 200 euro al mese, l’emissione è di 5,99 euro.
Infine, anche Hype Next è apprezzata, ha un canone mensile di 2,90 euro, ma sia ricariche che prelievi sono gratis, fatta eccezione del versamento dei contanti che costa 2 euro.
Chi ha il saldo alto che va oltre 300 euro su prepagate con costi annuali tra 40 e 60 euro, può risparmiare in maniera significativa, migrando a carte conto senza canone e IBAN. La richiesta si fa online, l’attivazione si compie in 48 ore, e non ci sono costi celati.




