In un periodo di forti aumenti generalizzati e costi alle stelle, è fondamentale sapere che ci sono anche prezzi che non sono in crescita.
Una situazione che preoccupa i consumatori e che di fatto si traduce per molti in un problema di tipo economico, dover fronteggiare le esigenze familiari a fronte di costi anche di molto più elevati potrebbe essere un problema non solo nel lungo termine ma anche nel breve.
Ci sono alcuni prodotti che hanno subito variazioni veramente sostanziali, ad esempio l’olio di oliva con un balzo del 44% ma ci sono tanti altri che restano calmierati ed è proprio a questi che si vuole fare riferimento.
Prezzi: quali sono i prodotti che non aumentano
Il Codacons ha effettuato un’analisi per fare luce sui prodotti che sono in aumento durante l’anno e quelli che hanno già subito delle variazioni al fine di offrire agli utenti un quadro chiaro per capire cosa comprare, cosa evitare o quanto meno a quali costi essere preparati.
Gli aumenti si sono registrati in modo piuttosto generalizzato, quindi dalla frutta alla verdura a prodotti come biglietti per gli aerei e per i treni, tariffe energetiche e del gas, carburanti. L’andamento per il 2024 è un mix quindi tra salite e discese, non è chiaro cosa aspettarsi ma sicuramente la situazione non sarà lineare.
Non solo prodotti alimentari quindi, tanti aspetti della vita sono colpiti dagli aumenti. Però il problema principale è sempre nei beni necessari perché è ovvio che sono quelli di cui non è possibile fare a meno e su cui bisogna intervenire con maggiore impatto.
Complessivamente, guardando ai prodotti che costano meno, si può sicuramente fare riferimento alla spesa di tutti i giorni, soprattutto ai freschi. In generale però bisogna sempre valutare con attenzione quelli che sono i prezzi imposti e quelli che invece vengono applicati dal singolo esercente che può scegliere personalmente cosa fare e quindi determinare il costo finale per il cliente.
In generale, per risparmiare, oggi appare chiaro che bisogna studiare bene la situazione, anche fluttuazioni del 13% come quelle riportate su frutta e verdura possono diventare “pesanti” se si calcola una spesa quotidiana generale e soprattutto ripetuta nel tempo.
Per avere accesso a questi prezzi bassi sicuramente è importante affidarsi a reti di vendita differenti, al fine di valutare correttamente la situazione generale, facendosi un’idea di dove comprare cosa e anche valutare marchi differenti senza essere ancorati necessariamente ai grandi nomi che spesso implicano prezzi maggiori.
