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Economia

Limite per il pagamento in contanti e imposta di 500 Euro se li usi: la nuova norma

Quando si tratta di soldi non bisogna mai prendere la questione alla leggera, perché la nuova normativa determina la gestione efficace del contante. Ecco cosa bisogna sapere, specialmente perché chi non rispetta il limite per il pagamento in questioni e l’imposta di 500 euro se li si usa, si è nei guai.

Limite per il pagamento in contanti e imposta di 500 Euro se li usi: la nuova norma- CityrumorsMilano.it

La questione è stata avanzata proprio da Fratelli d’Italia in un emendamento alla manovra finanziaria 2026, la quale modifica le regole sui pagamenti in contanti. Il limite in questione è di ben 4.999,99 euro, e il suo superamento comporta delle sanzioni che possono andare da 1000 euro a 50 mila euro! Sia per chi paga che per chi riceve, e non sono proprio spiccioli!

Come se non bastasse, dal 1° gennaio 2026, la proposta prevede che si possano effettuare dei pagamenti entro i 10 mila euro, ma solo se si adempie ad un dovere: questo consta nel pagamento di una tassa fissa di 500 euro. Essa viene applicata mediante un contrassegno di bollo sulla fattura, e dovrà essere a sua volta versata dall’acquirente.

Chi riguarderà?

Novità normative, limite per il pagamento in contanti è attivo

È bene sapere che la suddetta imposta applicata mediante contrassegno di bollo sulla fattura, dovrà poi essere a sua volta versata dall’acquirente, ed essa riguarderà tutti, nessuno escluso. Sia che si tratti di residenti, che non, e ciò per qualsiasi passaggio di denaro tra i 5001 e i 10 mila euro! Ma c’è di più.

Novità normative, limite per il pagamento in contanti è attivo- CityrumorsMilano.it

Accanto alla suddetta misura, la maggioranza ha proposto anche una norma che punterebbe a regolamentare il fenomeno stra-presente nella società di oggi, dell’ultra fast fashion, rivolgendosi soprattutto a colossi extra europei come Shein e Temu. Queste aziende esportano in Italia tante merci, e dovranno dimostrare la conformità a standard europei su sicurezza, ambiente e diritti dei lavoratori, con certificazioni ad hoc riconosciute secondo i criteri enunciati nel prossimo decreto ministeriale.

È anche vero che il Codacons ha duramente attaccato la proposta, e ritiene che la stessa ostacoli la concorrenza e penalizzi i consumatori, riducendo la possibilità di acquistare prodotti a prezzi convenienti. Quindi, pur concordando sul fatto che siano necessari controlli più severi, l’associazione ritiene che l’emendamento sia sbilanciato e mirato a colpire determinati operatori del mercato.

Se la formula legislativa verrà approvata, le imprese, i professionisti e i consumatori devono sapere che per i pagamenti tra 5 mila a 10 mila euro, dovranno verificare l’emissione della fattura, pagamento bollo, e che ce ne siano le prove. E anche l’acquirente, sarà responsabile del versamento del bollo, non solo il venditore. Per gli importi maggiori a 10 mila euro, rimangono le regole ordinarie.

Si conferma quindi che ci sarà più attenzione all’evasione. La norma tratta politiche di tracciabilità, però apre la questione se una tassa sul contante riduca l’evasione o sposti i pagamenti verso altre modalità. Si vedrà con il tempo.

Fabiana Donato

Redattrice classe '96 nata sotto il segno dei pesci, ma con la grinta di un ariete che passa le giornate tra la kick boxing e la scrittura. Amante di film, anime, libri e manga, ed interessata a tutti ciò che anima il mondo. Laureata in scienze politiche e storia, insegnante a tempo perso, con l'obiettivo di pubblicare le sue storie.