Altatto Bistrot è il ristorante vegetariano che chiude nel weekend. Il guadagno più grande è la serenità. La storia di Sara e Cinzia.
In Inghilterra lo chiamano Quality Time, in Italia si chiama avere vita sociale. Cambia la prospettiva, ma non le esigenze. Sia nello Stivale che all’estero c’è voglia di evasione. Basta lavorare per troppe ore al giorno, schiavi di una produttività che non accontenta nessuno. Impegnarsi con moderazione, anzi responsabilmente: senza togliere tempo al resto.

Facile a dirsi, meno a farsi. Serve soltanto un po’ di coraggio in più. Lo insegnano a modo loro, molto bene e con ottimi risultati, Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri. Insieme gestiscono Altatto Bistrot. Il ristorante vegetariano a Milano che, però, ha una prerogativa: non lavora il sabato e la domenica.
Altatto Bistrot, il ristorante che mette al centro la passione: buona cucina e riposo nel weekend
Va specificato che entrambe le donne gestiscono un’attività di catering e il ristorante è una scelta fatta per incentivare e sostenere in maniera diversa l’incarico principale. Quindi si tratta esclusivamente di rimodulare le priorità. Tuttavia l’esigenza di guadagnare meno, ma avere più tempo per sé è il sentiero scelto da sempre più persone.

Il lavoro nobilita l’uomo, ma non deve ammazzarlo di stress o preoccupazioni. Questo pensano entrambe le Chef che hanno messo in chiaro da subito agli affezionati le turnazioni e gli impegni. Usano, per così dire, il modello britannico ma ancor più leggero. Una sorta di slow working ma più consapevole e dettagliato: “Noi pensavamo di rischiare”, raccontano.
La scelta condivisa, invece, gli ha dato ragione: “Ora chi conosce i nostri orari ci viene a trovare ed è contento e soddisfatto”. La loro intervista, rilasciata a CiboToday.it, è stata un faro nella notte. Moltissimi stanno pensando di prendere esempio: less is more. Anche in cucina. Si parla, in questo caso, di rischio calcolato senza intaccare la sostenibilità. Le due donne sono contente e ritengono di aver lanciato un nuovo trend. Lavorare per vivere e non il contrario. Il mantra che diventa appetitoso nel momento in cui diventa realizzabile.