IMU seconda casa, solo ora ho scoperto che posso pagarlo al 50%: basta presentare questo documento

Le tasse sulla casa rappresentano da sempre una delle spese più significative nel bilancio familiare degli italiani.

Eppure, il sistema fiscale nasconde opportunità che molti contribuenti non conoscono o sottovalutano. A volte basta un documento, un’operazione apparentemente semplice, per vedere dimezzato un importo che sembrava fisso e immutabile. Non si tratta di scorciatoie illegali o zone grigie della normativa, ma di agevolazioni previste dalla legge e accessibili a chi ne soddisfa i requisiti. Il problema è che queste informazioni non circolano abbastanza, restando confinate tra gli addetti ai lavori.

Una bella casa come sfondo ed una coppia felice
IMU seconda casa, solo ora ho scoperto che posso pagarla al 50%: basta presentare questo documento – milano.cityrumors.it

Chi scopre queste possibilità spesso si rammarica di non averle conosciute prima, pensando a tutti gli anni in cui avrebbe potuto risparmiare cifre considerevoli. Vale quindi la pena approfondire.

Il contratto di comodato d’uso gratuito: la soluzione per risparmiare

Il contratto di comodato d’uso gratuito rappresenta lo strumento legale che permette di ottenere una riduzione del cinquanta per cento sulla base imponibile dell’IMU. Questo particolare accordo consente al proprietario di concedere l’utilizzo di un immobile a un familiare senza richiedere alcun canone di affitto, mantenendo comunque la proprietà del bene.

Una persona che firma un contratto ed un'altra che gli cede delle chiavi
Il contratto di comodato d’uso gratuito: la soluzione per risparmiare – milano.cityrumors.it

Il Codice Civile definisce il comodato come quel contratto attraverso il quale una parte consegna all’altra un bene immobile affinché quest’ultima se ne serva per un periodo determinato, con l’obbligo di restituirlo. Per godere dell’agevolazione fiscale non basta però la semplice concessione informale dell’abitazione: è indispensabile formalizzare l’accordo attraverso un documento scritto e procedere alla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate entro venti giorni dalla stipula.

I contratti verbali sono ammessi, ma richiedono comunque una registrazione formale attraverso una specifica richiesta da presentare all’ente fiscale. La registrazione comporta il pagamento dell’imposta di registro pari a duecento euro, una spesa che viene però ampiamente compensata dal risparmio IMU negli anni successivi.

Requisiti indispensabili per accedere alla riduzione IMU

Lo sconto fiscale non è automatico ma subordinato al rispetto di condizioni molto precise che riguardano sia l’immobile che i soggetti coinvolti nel contratto. Prima di tutto, il comodato deve essere stipulato esclusivamente tra parenti in linea retta di primo grado, ovvero tra genitori e figli, in entrambe le direzioni. Sono quindi esclusi tutti gli altri rapporti di parentela, compresi quelli tra nonni e nipoti o tra fratelli.

L’immobile concesso in comodato deve essere utilizzato dal comodatario come propria abitazione principale, con residenza anagrafica e dimora abituale stabilite nell’immobile stesso. Un’altra condizione vincolante riguarda la tipologia dell’immobile: sono escluse dalla riduzione le abitazioni di lusso classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Il proprietario che concede l’immobile deve inoltre possedere al massimo un’altra abitazione oltre alla propria casa principale, entrambe situate nello stesso Comune in cui ha la residenza. Se possiede tre o più immobili, il beneficio decade completamente.

Anche la residenza del comodante è determinante: deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso Comune dove si trova l’immobile dato in comodato. Chi risiede all’estero o in un Comune diverso non può accedere all’agevolazione.

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