Per chi si ritrova in una condizione di ferie non godute deve assolutamente sapere se possono diventare soldi a fine anno.
Non è raro che alcuni dipendenti si ritrovino con ferie non godute, per cui bisogna sapere come comportarsi al fine di non perdere gli interessi che dovrebbero essere percepiti “per diritto”. Anche se sconvolge, si sta parlando di una condizione abbastanza comune, la quale può essere facilmente tramutata in soldi che accrescono il gruzzoletto di risparmio che fa gola a molti.
È bene evidenziare fin da principio che non si tratta soltanto di parametri da rispettare, ma anche di tempistiche. Perché l’ottenimento di denaro legato alla questione delle ferie, riguarda nello specifico l’arco temporale che si esaurisce entro fine anno, ma non solo.
Questo è riferito ai lavoratori sia del pubblico impiego che quelli con contratto misto, i quali possono richiedere la conversione delle ferie residue in compensi economici extra. Al fine di poter usufruire di questa conversione, è necessario presentare la domanda entro e non oltre, il 31 dicembre.
A quale normativa fare riferimento? Non è un atto automatico, ma bisogna agire nel seguente modo.
Evidenziato che non si tratti di una condizione che si consolida in “automatico”, per quanto ciò potrebbe risultare più che legittimo, bisogna consolidare le seguenti mosse. La normativa di riferimento permette di monetizzare le ferie eccedenti il minimo legale delle 4 settimane obbligatorie, o in situazioni ancora più specifiche, come fine contratto a tempo determinato.
Per non commettere errori nella realizzazione della domanda, ecco cosa è necessario porre in essere. Per prima cosa, occorre fare richiesta e concretizzare mosse specifiche, utilizzando però appositi canali amministrativi messi a disposizione dell’ente di appartenenza.
In questi di solito c’è da compilare dei documenti specifici, si tratta di veri e propri moduli con diciture precise mediante sistemi di self-service online. Ad esempio, si sta facendo riferimento ai portali interni dedicati al personale.
Tale domanda deve prevedere anche i documenti di riconoscimento della quantità delle ferie residue e della retribuzione su cui si basa il calcolo economico.
In sostanza, sono inclusi prima di tutto i dipendenti pubblici e quelli che hanno contratti misti come pubblico e privato. Inoltre, si conferma che si possono monetizzare solo le ferie vanno oltre le 4 settimane obbligatorie, e solo in casi particolari come cessazione rapporto a termine.
Infine, una volta che le ferie che sono state convertite, vengono retribuite come compenso aggiuntivo in busta paga come trattenute fiscali contributive.