Conoscere la propria posizione con il fisco è importante per comprendere se si hanno debiti e quindi anche come procedere.
Talvolta infatti molti non sanno esattamente cosa comporta lasciarli in sospeso o, peggio, non sanno nemmeno di avere delle posizioni pendenti e lo scoprono quando ormai la situazione è veramente estesa.
Per questo, soprattutto chi si trova in determinate posizioni, potrebbe fare un controllo saltuario per essere certo che sia tutto in regola e che quindi non vi siano sospesi da saldare di alcun tipo con il fisco.
Oggi grazie agli strumenti online è possibile venire a conoscenza di tante informazioni che prima richiedevano degli iter burocratici veramente complessi e articolati. Una possibilità enorme che non solo regala piena autonomia ma rende anche tutto molto più semplice.
Per conoscere la posizione personale in questo senso serve il certificato unico dei debiti tributari, il documento ufficiale in cui vengono riportati tutti i debiti personali e con cui si può conoscere la propria posizione. Qui vi sono imposte dirette e indirette, si può sapere se il contribuente ha pagato, come, quanto. Tutti i dettagli sono riportati in modo chiaro proprio al fine di non commettere errori.
Questo è importante perché consente di avere piena conoscenza di ogni cosa. La domanda per farlo va presentata direttamente all’Agenzia delle Entrate, è molto facile e in 30 giorni si ottiene il documento. Il modello di richiesta può essere presentato in vari modi, si può consegnare direttamente sul portale online, quindi il modo più semplice, direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate con un documento di riconoscimento.
In alternativa si può consegnare a mano presso un ufficio territoriale vicino casa, inviare con raccomandata all’Ufficio territoriale di cui si fa parte (si può controllare sempre sul sito in base al proprio indirizzo) o mediante PEC. All’interno è fondamentale inserire i propri dati, quindi codice fiscale, nome, cognome, eventuale partita iva.
Nel certificato risulteranno tutti i debiti che derivano da atti, contestazioni in corso, debiti non ancora riscossi. Ci sono 11 colonne con tutti i dati possibili in cui viene specificato anche la tipologia di atto, dove si trova, l’anno di imposta ecc. In questo modo la persona ha un quadro veramente chiaro della situazione. Ci sono anche quei dati relativi ad eventuali procedimenti in corso, ad esempio per chi ha impugnato un pagamento. Un documento utilissimo e gratuito che vale la pena fare soprattutto in alcuni casi.