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Economia

Assegno di mantenimento pagato in ritardo: quando scatta la responsabilità penale

L’assegno di mantenimento pagato in ritardo può avere delle conseguenze anche dal punto di vista penale di cui prendere atto.

Il contributo economico viene corrisposto successivamente alla separazione e spetta per legge, viene fissato dal giudice nell’importo e nelle modalità e quindi non può essere variato se non seguendo i termini di legge previsti.

Quando scatta la responsabilità penale (milano.cityrumors.it)

Laddove un soggetto ometta spontaneamente di versare l’assegno o lo faccia ripetutamente in ritardo e senza motivo si troverà a rispondere effettivamente di un vero e proprio reato con tutte le conseguenze che questo comporta.

Assegno di mantenimento: quando scatta la responsabilità penale

In generale il contributo viene fissato nei confronti del partner che ha la condizione economica più difficile, viene tenuto conto dello stile di vita, dei figli e di tutta una serie di condizioni generali che portano alla determinazione del costo finale. Questo viene corrisposto mese per mese sulla base di quanto stabilito e deve essere versato fino a quando previsto.

Cosa implica pagare in ritardo l’assegno di mantenimento (milano.cityrumors.it)

Se il soggetto che deve corrispondere la cifra omette il pagamento oppure ritarda commette il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. La responsabilità penale intercede solo quando la somma venga versata ripetutamente in ritardo e non solo di tanto in tanto e soprattutto laddove non ci siano problematiche di tipo economico. In quel caso chiaramente la persona è giustificata perché se ha problemi in quel momento non ha modo di versare quanto stabilito.

Il coniuge è tenuto all’obbligo di assistenza morale anche durante la separazione e all’assegno di mantenimento verso il partner più debole che non lavora o che si prende cura dei figli. Questo perché anche il termine del matrimonio non mette fine all’obbligo di prendersi cura dell’altro. L’assegno viene determinato sia nei confronti dell’ex e sia nei confronti dei figli, quindi viene stabilito un tot da corrispondere. Vengono considerate spese ordinarie, straordinarie, budget della famiglia e stile di vita.

Non pagare il mantenimento indica una multa da 103 euro a 1032 euro e la reclusione fino a un anno. La responsabilità penale scatta quando la condotta viene reiterata nel tempo quindi quando la violazione è continuativa e soprattutto senza giustificata motivazione.

Il beneficiario dell’assegno può presentare prima una querela, quindi costituirsi parte civile nel processo e poi procedere per ottenere il risarcimento del danno. Si può avviare il pignoramento, l’ordine di pagamento anche mediante il datore di lavoro, ritiro del passaporto, iscrizione dell’ipoteca sull’immobile, affido esclusivo della prole. Quindi i rischi sono più che gravosi per il coniuge che omette il pagamento, ovviamente laddove ci siano condizioni economiche di svantaggio o problemi basta farlo presente al giudice che rimodulerà l’importo in base a quanto previsto.