Terra Amara, ecco le curiosità sulla soap opera turca che ha conquistato il pubblico italiano. Davvero da non credere, dettagli succulenti.
Senza alcun dubbio, Terra Amara si riconferma essere una delle soap opera maggiormente apprezzate dal pubblico italiano. Quattro stagioni suddivise in 141 puntate che vanno in onda dal 2022. Il pubblico a casa si è appassionato ai personaggi e alle loro storie.
Girata completamente in Turchia, il serial è ambientato negli anni ’70 e ’80 e segue le vicende di Züleyha Altun, Yılmaz Akkaya e Demir Yaman. Proprio di recente sono emersi innumerevoli dettagli finora sconosciuti circa la serie: ecco di cosa si tratta.
Come accennato precedentemente, il famoso serial televisivo turco ha conquistato il cuore di milioni di telespettatori italiani. Nonostante sia una telenovela, si è dato ampio spazio ad argomenti e tematiche importanti. A tal proposito sono davvero molteplici i dettagli fino ad oggi rimasti inediti.
Molto probabilmente in tanti non sapranno che il titolo originale è C’era una volta Çukurova trasformato poi in Italia con Terra Amara. La produzione vede un importante e lungo lavoro, dove è stato impiegato all’incirca un anno per le audizioni e per scegliere attori professionisti. Si conta un team tecnico che vede oltre 500 dipendenti.
Inoltre, scegliendo di ambientare il tutto sul finire degli anni ’70, molta cura è stata data ai particolari e si è cercato di fare in modo che tutto fosse coerente: dagli elementi scenici, ai costumi, ai luoghi al chiuso. Le città che hanno fatto da sfondo alle riprese sono Adana e Mersin, la prima si porta dietro una storia lunga secoli e secoli e risale alla conquista di Alessandro Magno. Si è offerto, in questo modo, a tutti i telespettatori di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo.
Grande importanza è stata data anche alle scene ambientate all’aria aperta, scegliendo con cura paesaggi di straordinaria bellezza quali il lago di Akyatan, la Riserva Naturale di Yumurtalık – per citarne alcuni. E ancora, come non menzionare il ponte di Varda, particolarmente apprezzato per il lato ingegneristico.
Tutto l’imponente lavoro che è dietro una produzione di questo genere ha fatto in modo di contribuire in maniera sostanziale all’incredibile successo ottenuto. Inoltre, un aspetto molto importante sta nel fatto che le riprese hanno permesso di entrare in contatto con una realtà – probabilmente non molto conosciuta – come quella della Turchia.