La città di Milano ospita una Chiesa dalla composizione e dalla storia molto tetra: ecco dove dirigersi per vivere un’esperienza inaspettata.
La città di Milano è composta da luoghi che sanno regalare delle esperienze inaspettate e memorabili. In questo caso il protagonista è un posto in cui non tutte le persone hanno il coraggio di entrare a seguito della sua storia e dalle ossa che compongono le pareti.
Le ossa presenti sulle pareti sono resti umani e danno subito l’idea di essere in un luogo decisamente particolare e molto importante per la città meneghina. La Chiesa di San Bernardino alle Ossa rappresenta un posto da conoscere se si è a Milano, così come è da conoscere una sorta di leggenda che si nasconde al suo interno.
La Chiesa di San Bernardino alle Ossa presenta delle decorazioni fatte con teschi e vertebre, stipiti delle porte incorniciati da femori e ulne. La descrizione può far pensare ad un film horror ma in realtà questo luogo esiste ed è uno dei più sorprendenti della città milanese. L’Ossario della Chiesa è vicinissimo al Duomo e può essere meta di turisti e cittadini meneghini.
Uno stretto corridoio alla destra dell’ingresso consente l’accesso alla cappella ossario, un piccolo ambiente a pianta quadrata impreziosito da un altare e una nicchia con la statua della Madonna Addolorata inginocchiata presso Gesù Morto.
Le ossa formano anche le decorazioni delle pareti con i resti che probabilmente appartengono ai morti dell’ospedale del Brolo dedicato all’assistenza dei lebbrosi e alle salme traslate dai cimiteri soppressi del Seicento. I teschi chiusi nelle cassette sopra la porta d’ingresso sono dei condannati a morte. La volta è affrescata da Sebastiano Ricci che introduce con a sua attività la pittura veneta barocca nel capoluogo milanese.
La Chiesa di San Bernardino alle Ossa si accompagna anche ad una leggenda che andrebbe in scena il 2 novembre. Nel giorno dei morti, una bambina, i cui resti sono presenti all’altare dell’ossario, tornerebbe a vivere trascinando in una danza macabra gli altri scheletri. Una leggenda che potrebbe spingere le persone a visitare la Chiesa proprio in quel giorno.
Oltre alla leggenda appena descritta c’è spazio anche per la storia. Nel 1728 il re del Portogallo Giovanni V, in visita alla cappella, rimase così colpito da far costruire una identica a Evora, città vicina a Lisbona, dandole il nome di la Capela dos Ossos.