San Siro tra presente e futuro. La Scala del Calcio si appresta a vivere un avvenire di rinnovamento: parola di Vasco Rossi.
San Siro, la Scala del Calcio è pronta a cambiare faccia. Lo garantiscono gli introiti. Beppe Sala punta a rinnovare l’attuale stadio senza passare dall’abbattimento. Solo una grande e necessaria ristrutturazione. Quel che serve per fare la differenza: una politica di rinnovamento e lavoro in cui – se necessario – coinvolgere le squadre di calcio.
Inter e Milan ancora prendono tempo. Il Primo Cittadino di Milano è pronto alla stoccata: o entrano nel progetto, oppure restano fuori e San Siro cambia destinazione. Ci vorrà tempo, ma la Scala del Calcio senza calcio avrà soltanto la musica. Si terranno altre partite soltanto nel caso in cui la Nazionale decida di far tappa a Milano.
Leggi anche: Leo La Russa accusato di violenza sessuale: al microscopio i suoi cellulari
L’idea di lasciare il Meazza soltanto alla pletora di cantautori italiani e internazionali era già venuta a Sala che ha valutato anche gli introiti per i singoli concerti. Milano è molto richiesto come luogo. La location San Siro fa gola a chiunque, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le responsabilità: il Meazza deve essere messo a norma per l’acustica. Non che ora non vada bene, ma se viene utilizzato solo per i concerti – senza soluzione di continuità – rischia un impatto non indifferente con quello che c’è intorno.
Le onde sonore possono “inquinare” il panorama circostante. Serve una gestione diversa e dei lavori in tal senso e il primo promotore di questa rivoluzione è Vasco Rossi che dopo il successo allo stadio ha detto: “Sarebbe bello se fosse dedicato solo ai concerti, un colpo forte per Milano. Ci sono poche strutture del genere solo per la musica”. Chissà se Sala avrà ascoltato l’appello del Blasco. Sicuramente è qualcosa su cui iniziare a riflettere. San Siro potrebbe avere un futuro diverso.