Francesca Fialdini addolorata per la morte di Zhanna Samsonova: la conduttrice è da sempre sensibile ai problemi alimentari.
La morte di Zhanna Samsonova, nota influencer internazionale, non è legata alla sua dieta crudista. La giovane si vantava di mangiare solo frutta e verdura crude, ma è evidente che aveva un disturbo alimentare. A porre per prima l’accento sulla questione Selvaggia Lucarelli che ha fatto notare come si sia parlato si Zhanna ma non degli evidenti problemi che aveva con il cibo. La nota blogger ha invitato alla riflessione e ha fatto emergere il fatto che ancora oggi c’è una certa reticenza a parlare di disturbi alimentare.
Ad associarsi alle parole di Selvaggia Lucarelli anche Francesca Fialdini che è molto sensibile ai problemi di salute legati ai disturbi alimentari. Nel suo format Fame D’Amore ha incontrato tantissimi ragazzi alle prese con il cattivo rapporto con il cibo e non ha potuto non farsi coinvolgere. La morte di Zhanna l’ha colpita particolarmente anche perchè pone ancora una volte in evidenza come la società contemporanea si occupi poco del problema, che è rilevante e molto più comune di quanto si pensi.
“Cara Zhanna, quanto male ti hanno fatto i like che hai ricevuto!” ha esordito la Fialdini nel suo accorato appello. La conduttrice ha poi aggiunto: “La storia di questa donna è emblematica, non di cosa sia un disturbo alimentare grave ma dell’uso distorto che ancora facciamo con le parole quando abbiamo a che fare con l’anoressia e le sue declinazioni.
I titoli con cui è stata annunciata la morte parlano di un’ influencer vegana e della sua dieta estrema!”. La preoccupazione della conduttrice di A Ruota Libera è legata anche al fatto che si stanno dando indicazioni errate e probabilmente lesive: “Intanto stiamo dando indicazioni a tutte quelle persone che sui social si “nutrono” di queste descrizioni. (Esistono una quantità di profili aperti e di gruppi chiusi che danno consigli su come perdere peso e che inneggiano all’anoressia e i primi a seguirli sono i giovanissimi. E lo sappiamo bene che piaga siano! ).“
La conduttrice ha particolarmente a cuore i disturbi alimentari e trova assurdo che ancora oggi persiste una certa reticenza a parlarne. Francesca invita a chiamare le cose con il loro nome: “E poi: cosa vi costa scrivere che questo è un caso di ortoressia grave, dove esiste una forma di controllo radicale sul cibo e di ossessione assoluta per la propria immagine alimentata da una gravissima dispercezione?!“
Ha poi concluso: “Chi seleziona rigidamente gli alimenti tra sani o poco sani, tra puri e impuri sta portando avanti una battaglia ben più profonda, che va descritta per ciò che è e non con un linguaggio che dissimula, distorce e ostacola la comprensione di questa condizione psico fisica. Serve una rivoluzione nel linguaggio e un paradigma lessicale nuovo e chiaro per i disturbi alimentari!”.