Girando per biblioteche alla ricerca di titoli accattivanti mi sono imbattuto nella graphic novel âPiazza Fontanaâ e sono rimasto colpito da quanto una tragedia realmente accaduta possa essere ricostruita in maniera cosĂŹ minuziosa su della semplice carta. Ho realizzato come lâunione tra la narrazione scritta e la forza visiva del disegno possano raccontare dei fatti in maniera dettagliata, arricchendola allo stesso tempo di espedienti che suscitano emozioni ed empatia in chi, come me, non ha vissuto una vicenda talmente sconvolgente da segnare unâepoca storica.
La sceneggiatura di Francesco Barilli è un incredibile lavoro di ricerca giornalistica: quarantâanni (il fumetto è uscito nel 2009) di documenti, teorie, ricostruzioni, scritti e interviste racchiuse in unâottima sintesi di 130 pagine che ci donano un quadro completo degli eventi, non del tutto imparziale ma ritengo questo, con la sua vicenda infinita di omissioni, depistaggi e mancate veritĂ processuali, uno di quei casi dove la faziositĂ può onestamente affiorare.
Le tavole di Matteo Fenoglio sono eccezionali, riuscendo ad inserire una quantitĂ inverosimile di dettagli in uno stile di disegno sostanzialmente scarno. Una menzione particolare va riservata al certosino lavoro di ricerca fatto per ricostruire fedelmente i luoghi della vicenda e le ambientazioni dellâepoca.
Lâopera è impostata, nella struttura e nella grafica, come un documentario dâinchiesta rendendo la lettura fluida e coinvolgente, pagine da leggere tutte dâun fiato. Con queste premesse il sottogenere del graphic journalism risulta sicuramente un ottimo modo per tramandare la storia e appassionare nuovi lettori a vicende che rischiano altrimenti di perdere il loro peso storico allâinterno della nostra societĂ .