Tra le bellezze più classiche, ecco un tocco di contemporaneità: dove vedere a Milano il murales più lungo al mondo.
Milano è tra le metropoli ricche di Storia e modernità. Vivace e pronta a regalare un’esperienza unica di vita – per quanto non sia esente a tematiche economiche e sociali – sicuramente non si può non rimanere affascinati dalla maestosità e bellezza artistica. A partire dal Duomo, quale simbolo della città, fino alle più prestigiose gallerie d’arte – Palazzo Reale o la Pinacoteca di Brera, per citarne alcune – la reazione è di pura meraviglia.
Ma si può rimanere colpiti anche dallo stile più contemporaneo, seppur interessante, soprattutto per gli amanti del genere: a tal riguardo si parla del murales più lungo al mondo rinvenibile proprio nel cuore milanese. Una scoperta incredibile, da lasciare senza fiato, anche in questo frangente. Molti visitatori trepidanti nel voler ammirare tale opera d’arte per cui ecco dove si trova esattamente.
Com’è ormai noto, i murales sono rappresentazioni pittoriche d’ispirazione sociale. In genere tollerati ed apprezzati per la loro bellezza ed il messaggio che trasmettono, difficile rimanere impassibili e non lasciarsi travolgere dall’emozione. Coloratissimi e spesso ritraenti sguardi che colpiscono il cuore, ci si sofferma ad osservarli. Ebbene, a Milano si è svelata l’esistenza di uno di questi graffiti meravigliosi, considerato esso il più lungo al mondo. Ma dove trovarlo?
Zona City Life – tra i quartieri milanesi più nuovi ed esclusivi – specificamente lo si rinviene all’interno della Torre Isozaki o Allianz, ritenuta il terzo grattacielo più alto d’Europa che insieme alle Generali e PWC contribuisce a costituire il famoso skyline delle Tre Torri meneghino. All’interno della prima menzionata si può ammirare il più lungo murales al mondo, realizzato proprio dai dipendenti Allianz, che ricopre tutta la rampa di scale fino al 50° piano. Un capolavoro senza precedenti tanto da aver conquistato perfino il primato.
Dal titolo ‘Il Giro del Mondo in 50 Piani‘, raffigura simboli, edifici e luoghi tipici di ogni città e Nazione. Un lavoro impegnativo, durato circa quattro mesi, trattasi di un progetto molto importante che ha visto coinvolti non solo i sopracitati dipendenti ma anche ragazzi disabili o provenienti da situazioni problematiche e infine gli street artist Orticanoodles – come riporta La Repubblica – per un risultato straordinario che possa favorire l’inclusione, sotto ogni aspetto. Sembrerà davvero di compiere un lungo viaggio intorno al globo con la fantasia e i colori.