Massimo Boldi duro con Milano e le sue autorità. Il celebre comico stronca l’attendibilità della metropoli: l’attacco sulla sicurezza.
Milan l’è un gran Milan. Lo ripeteva sempre durante “Un ciclone in famiglia” – la celebre serie dei Vanzina dove interpretava l’imprenditore Fumagalli – ora però è un’altra storia. Milano è sempre grande per Massimo Boldi, attore di successo pronto a ribadire la propria fama con altri capolavori della commedia, ma dispersiva e poco affidabile. Soprattutto in termini di sicurezza. L’interprete non si fida più. Ormai è anziano – 78 anni si fanno sentire – e non vuole più correre rischi.
L’attore, infatti, parla senza peli sulla lingua ora che girerà un film a San Marino e (forse) anche un altro cinepanettone con Christian De Sica: “Milano non è più sicura come una volta – ha detto – ormai non ci si può fidare di nessuno. La violenza dilaga, soprattutto nei quartieri più poveri dove molti cercano di sbarcare il lunario in qualche maniera”. L’invettiva, poi, continua ai microfoni dell’AdnKronos: “Quando ero ragazzo io, ormai 40 anni fa, succedeva lo stesso ma c’erano ancora dei quartieri dove si poteva camminare tranquillamente. Oggi non è più così, per questo io vivo in una città satellite.
Leggermente fuori Milano con una sicurezza privata. Un’altra situazione, più affidabile”. Solo alla fine il comico corregge il tiro: “Questi, comunque, sono problemi che attanagliano tutte le metropoli. Non solo Milano”. Il noto attore non le manda a dire. L’ultimo, in ordine di tempo, tra i vip ad aver rotto gli argini sul tema: ci avevano già pensato Elenoire Casalegno, Carlo Verdone e tanti altri. Milano è nel mirino. Anche esponenti della musica provano a sollevare la questione.
I Club Dogo hanno scelto luoghi ben precisi per la promozione del loro disco. L’obiettivo è rilanciare le zone più complicate, questo affinché ci sia un nuovo equilibrio con cui fare i conti. Meno rischi e più possibilità. Non tutto è perduto, ma bisogna applicarsi. Il tempo c’è, ma bisogna avere pazienza e idee chiare. Massimo Boldi l’ha fatto capire a modo suo, tra un sorriso e una presa di coscienza. Allegri, ma consapevoli e soprattutto pronti a ogni evenienza. Anche quella di cambiare prospettiva.